Il Salento ha risposto alla grande. Non solo i 6.681 abbonamenti sottoscritti rappresentano un recorda tutti gli effetti, ma a loro si stanno aggiungendo, come sempre a Lecce, tantissimi paganti. Stasera, ci sarà veramente il pienone e questo si notava già dai primi giorni di prevendita.

Altro che stadi semivuoti e tribune poco calorose:già alle 13 eranooltre 9.000 gli spettatori sicuramentepresenti al "Viadel Mare".Ai 6.681 abbonamenti, infatti, si sono aggiunti 2.900 tagliandi venduti.

Praticamente un vero e proprio plebiscito per questa nuova società che ha convinto anche i più scettici.

Tanti spettatori (che sono ovviamente in aumento, visto che la prevendita è ancora attiva), non si sono mai vistiin un debutto in campionato nell'epoca Tesoro. E' questo il vero cambiamento per la piazza leccese.

Il massimo di spettatori in una gara di debuttocon la famiglia Tesoro alla guida della societàfu nella prima stagione, quando in tutto furono presenti 5.199persone, tra abbonati e paganti,contro la Cremonese. L'anno successivo, contro L'Aquila erano 5.089 igli spettatori allo stadio,invece erano solo5.057 gli spettatori per il debutto contro il Barletta. Dunque, oggi ci sarà un colpo d'occhio al "Via del Mare" mai avuto in un debutto in Lega Pro.

Sembra semplice superare quota 10.000, ma anche gli 11.000 spettatori non sono difficili da raggiungere, visto che di solito nelle ultime ore la prevendita subisce un'impennata.

Il settore più suffragato, ancora una volta, è la Curva Nord, dove oltre ai 4.100 abbonamenti circa sottoscritti nel settore, ci sono stati tanti biglietti venduti.

Tutto pronto al "Via del Mare", con la squadra che sarà accompagnata allo stadio dal nuovo pullman regalato dal dirigente Tundo, socio di maggioranza del nuovo Lecce.

Indipendentemente da cosa possano dire i mestatori di piazza, la sensazione è che il Salento si sia risvegliato e stia curando l'amore verso la squadra della sua terra. Sembra rivivere i momenti delle migliori stagioni in Serie A, quando lo stadio pullulava di tifosi. L'affetto del popolo c'è, ora tocca alla squadra.