Non si facciano errori già visti in passato. Doumbia vuole andare via e allora è meglio che parta. Lui vuole, legittimamente, partire per una nuova meta ed un'esperienza che lo possa coinvolgere maggiormente; il pubblico si è stancato delle sue prestazioni sottotono, poco entusiasmanti e senza dubbio molto più basse dei suoi standard. Si tratta di un amore che non è mai sbocciato realmente e allora non è giusto, nè da una parte nè dall'altra che ci sia obbligo a testare uniti. I risultati di queste unioni forzate, nel calcio, hanno quasi sempre portato a risultati negativi.

Abdou Doumbia ha giocato per 3 anni al Lecce, con risultati alterni. Nel primo campionato ha collezionato 25 presenze siglando soltanto 2 reti, l'anno successivo ben 30 presenze e 9 reti (probabilmente il suo anno migliore nel Lecce) e lo scorso anno soltanto 3 reti in 25 gare giocate. Inoltre, l'esterno offensivo ha l'ultimo anno di contratto con il Lecce, questo significa che per i salentini sarebbe più conveniente venderlo a buon prezzo in questa sessione estiva di calciomercato per poi non perderlo a parametro zero nella prossima estate. Il Lecce ci sta pensando, ma l'offerta giusta non è ancora arrivata.

I tifosi vogliono la cessione di Doumbia

I tifosi giallorossi, durante il debutto vincente del Lecce contro l'Altovicentino, hanno fischiato a più riprese Doumbia.

Ennesimo segnale di un legame ormai sfilacciato. Inoltre, sui social network è semplice capire che Doumbia non è più ben visto nel Salento da gran parte dei sostenitori giallorossi. Il gesto di "zittire" i tifosi dopo una rete dello scorso anno, ha definitivamente rotto i legami. Dunque, il calciatore non è amato dal pubblico, anzi, ed ormai questo è chiarissimo.

Perchè trattenerlo? Al momento, l'unica società ad essersi mossa in tal senso è stata quella del Matera, non con una vera e propria offerta, ma con un timido interessamento. Il Lecce, però, non vuole rafforzare una diretta concorrente per la promozione. Insomma, una situazione intricata al momento, ma c'è da capire che se Doumbia vuole partire, è meglio lasciarlo andare, ovunque sia possibile.