Non sembri un paradosso, ma giocare la gara più difficile, in questo momento, rappresenta per il Lecce la migliore medicina per guarire dagli ultimi affanni del Campionato. Ci sono tutte le premesse per dimostrare, con i fatti, che le ultime quattro gare, hanno cementato ancora di più il gruppo, per buttarsi alle spalle qualche critica di troppo, e tornare a convincere gli ultimi scettici che il Lecce c'è e che sarà una protagonista fino alla fine.
Lo scontro con la capolista Juve Stabia
È vero, di fronte i giallorossi troveranno la capolista, la Juve Stabia, in netta ripresa, una squadra che ha totalizzato 13 punti nelle ultime cinque gare di campionato, che può contare su una rosa di primissimo piano, con tante buone individualità.
Ma, è altrettanto vero che il Lecce ha commesso, fin qui, troppe leggerezze ed il risultato di alcune gare è stato, in parte, compromesso da alcune ingenuità o distrazioni di qualche calciatore che non vede l'ora di riscattarsi.
Il Lecce deve, soprattutto, ritrovare l'umiltà e lo spirito di sacrificio che è mancato in qualche scampolo di gara. In Lega Pro non c'è spazio per calciatori solisti o le prime donne, ma è necessario giocare tutti con la stessa determinazione, facendo quadrato, specialmente, nei momenti di difficoltà.
Le gare si vincono e si perdono in 11, anzi in 14, se necessario. Tutti si devono sentire coinvolti e responsabili per dare il massimo in ogni gara e non ci sono sfide personali da affrontare, non c'è solo il confronto fra i bomber Caturano del Lecce e Ripa della Juve Stabia, ma, per i giallorossi, è in gioco il prosieguo del campionato e la consapevolezza della propria forza.
Padalino deve lavorare sull'aspetto psicologico
Padalino deve trasmettere ai suoi ragazzi tutta la grinta e la fiducia che una gara del genere richiede, attraverso una attenta lettura del match, operando la migliore strategia e, soprattutto, mettendo in campo la migliore formazione possibile.
Domenica, a Castellamare di Stabia, ci sarà un clima infernale, uno stadio che avrà un'eccezionale cornice di pubblico, pronti a trascinare le 'vespe' verso un risultato di prestigio. Insomma, ci sarà da soffrire, ma come si dice 'quando il gioco si fa duro, i duri comincino a giocare'.