La protesta, indetta a livello nazionale martedì 16/6 dalle organizzazioni sindacali Orsa, Cat e Cub, avviene dopo che venerdì 11 giugno nella stazione di Villapizzone, alla periferia di Milano, al giovane capotreno Carlo Di Napoli, 32 anni, padre di una bambina di 5 mesi, è stato quasi tagliato un braccio con un machete da un ragazzo sudamericano che era insieme ad altri due, ai quali il controllore aveva semplicemente chiesto il biglietto - che loro non avevano -. Nel soccorrere la vittima, è rimasto ferito alla testa un macchinista, che ha riportato un trauma cranico.

Problema di sicurezza

Alla decisione di incrociare le braccia, hanno aderito il 90% dei ferrovieri italiani, preoccupati per la loro sicurezza sul lavoro, dato che erano già accaduti fatti spiacevoli con altri passeggeri: praticamente nessun treno ha circolato dalle 9 alle 17. Sono stati comunque garantiti i collegamenti con il Malpensa Express e Malpensa Aeroporto-Bellinzona. Si è avvisato che sarebbero stati possibili ritardi della circolazione dei treni anche dopo la manifestazione.

Il presidente dell'Orsa, Adriano Coscia, si è detto dispiaciuto per i disagi creati dallo sciopero ai viaggiatori, ma ha anche spiegato che si è trattato di un'iniziativa per garantire la sicurezza di tutti i cittadini quando salgono sul treno.

Come diceva uno striscione, i ferrovieri sono "arrivati al capolinea", non vogliono che si ripeta un altro 11 giugno, quando il loro collega ci ha quasi rimesso il braccio sinistro.

Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo: "C'è bisogno di una risposta politica"

Una manifestazione del personale di Trenord si è svolta anche sotto la sede della Regione Lombardia per sensibilizzare la politica sul tema della sicurezza sui treni.

Ed una risposta politica è necessaria, ha detto il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo: ha anzi assicurato che per quanto gli sarà possibile, il Consiglio non farà mancare il proprio sostegno a lavoratori e passeggeri, concretamente aumentando i presidi, soprattutto nelle ore serali - la stessa aggressione con il machete al capotreno Carlo Di Napoli è avvenuta di sera -. Si pensa per esempio a mettere in campo forme vigilanza privata, come ce ne sono state in passato e comunque la situazione non può continuare così, ha detto Cattaneo.