Il personale di Trenord torna a scioperare. I giorni neri, assolutamente da appuntarsi (soprattutto se si è pendolari), sono il 23 e il 24 giugno: si tratta infatti di uno sciopero della bellezza di 24 ore che partirà dalle ore 21 di giovedì alle 21 di venerdì. Certo, sono previste delle fasce di garanzia, ma ovunque si avvisa i viaggiatori che potrebbero verificarsi ugualmente ritardi, soppressioni e disagi vari.Una notizia che di certo non fa piacere agli utenti del servizio che, a differenza di quanto si possa pensare, non vedono l'ora di trovare una scusa per anticipare il week-end ma vorrebbero evitare di perdere giornate di lavoro sempre più preziose dati i tempi che corrono.

Altri disagi per gli utenti Trenord

Come se non bastasse, parlando con alcuni di loro, si viene a sapere che ormai i ritardi quotidiani non fanno che aumentare, su tutte le linee (e questo rappresenta un problema per chi deve timbrare all'arrivo sul luogo di lavoro). Poi non mancano i momenti di ordinaria follia come quello di martedì 21 in cui, alle ore 19, c'è stato un blocco della circolazione improvviso con centinaia di persone assiepate vicino ai binari nella disperata speranza di riuscire a salire su un treno in grado di partire. Il motivo del disagio? Trenord ha parlato della necessità di mantenere l'ordine pubblico per via della presenza di persone non autorizzate tra le stazioni di Domodossola e Bovisa: una giustificazione lasciata alla libera interpretazione, dato che nulla è stato ulteriormente specificato.

E le domande nascono spontanee. Chi erano queste persone? Cosa hanno fatto per bloccare la circolazione? E soprattutto: ci è voluta più di un'ora per chiedere loro di andare altrove? Che dire: tutto è talmente assurdo che qualcuno potrebbe pensare di trovarsi su "Scherzi a parte". Una cosa comunque è certa: la pazienza dei pendolari è messa a dura prova e non ci sarebbe da meravigliarsi se, prima i poi, non decidessero anche loro di scioperare e magari smettere di pagare abbonamenti e biglietti (come hanno più volte minacciato).