Ennesimo episodio di violenza contro una donna in Lombardia, questa volta si tratta di una minorenne. La vittima è una studentessa di 16 anni, aggredita appena scesa dal treno, nei pressi della stazione sud di Saronno nel Varesotto. La vicenda risale a domenica 23 settembre, ma se ne è avuta conoscenza solo nelle ultime ore: la ragazza tornava a casa dopo un pomeriggio passato con gli amici a Milano. Probabilmente l’assalitore l’aveva già adocchiata nello scompartimento mentre ascoltava musica dalle cuffie del suo smartphone, ignara di quello che le sarebbe accaduto pochi minuti dopo.

Appena lasciata la stazione, verso le 19, la giovane è stata minacciata da uno sconosciuto che l’ha sorpresa alle spalle e, sostenendo di avere un coltello in tasca, le ha intimato di seguirla.

L’aggressione in un anfratto del sottopassaggio della stazione di Saronno

Paralizzata dalla paura, la ragazza ha ubbidito agli ordini di quell’individuo, dall’apparente età di 30-40 anni, probabilmente non italiano, a giudicare dal suo accento straniero. Il bruto l’ha condotta in un sottopassaggio lì vicino per abusare di lei in un anfratto isolato. Incurante delle lacrime della giovane, che lo supplicava di lasciarla andare via, l’uomo l’ha violentata. Una volta terminato, l’aggressore si sarebbe dileguato, non senza intimare alla vittima di non raccontare a nessuno di quello che era appena successo.

La giovane, sotto shock e ancora tremante, si è rialzata ed ha ripreso il cammino verso casa. Ma è subito stata fermata dai passanti, che, alla vista degli abiti stropicciati e dell’espressione sconvolta della 16enne, hanno immediatamente capito che le era capitato qualcosa di grave: quindi hanno prestato i primi soccorsi e avvisato le forze dell’ordine.

Le indagini dei carabinieri proseguono nel massimo riserbo

Sul posto sono giunti i carabinieri ed un’ambulanza del 118, che ha subito accompagnato la ragazza in ospedale per tutti gli accertamenti necessari. Dopo aver ricevuto le prime cure la giovane ha raccontato l’accaduto agli inquirenti: a quel punto sono partite le indagini coordinate dalla Procura di Busto Arsizio, da parte dei militari dell’Arma del Nucleo Investigativo di Varese e della compagnia di Saronno.

Come accade sempre in casi simili a questo, tutto procede nel massimo riserbo. Sono stati compiuti tutti gli accertamenti nel luogo dell’aggressione, alla ricerca di prove in grado di identificare lo stupratore. Una possibile strada è quella di ricercare il responsabile tra gli abituali frequentatori di quell’area degradata della stazione, nota come zona di spaccio e di microcriminalità.

Inoltre sono al vaglio degli esperti i filmati delle telecamere di sicurezza della zona, che potrebbero aver ripreso l’uomo negli attimi precedenti o successivi alla violenza. Nelle prossime ore la 16enne sarà ascoltata di nuovo in audizione protetta per fornire una testimonianza più dettagliata e ricostruire meglio la vicenda.