Ad affermarlo è il Centro Studi Promotor rilevando in unanota che "é un dato estremamente preoccupante perché conferma l'inversionedi tendenza di dicembre scorso quandoper la prima volta e in netto contrasto con l'andamento dell'intera annata, ilgettito di benzina e gasolio autoaveva fatto registrare un calo di 229 milioni di euro".

Il mancato gettito rispetto a un anno fa, si attestaintorno a – 5,2%, confermando un'incidenzanegativa sull'eccessiva tassazione sui carburanti.

Gli ennesimi aumenti si sono già manifestati nello scorsofine settimana, con cifre da capogiro:

Eni (+1,5centesimi al litro sulla benzina, +1 sul diesel), da Total Erg (rispettivamente +1 e +0,5) ed Esso (+1 solo benzina).

In netta ascesa anche il resto delle compagnie con unamedia nazionale che tocca punte di 1,927euro al litro sulla benzina verde e 1,809sul diesel, in aumento anche il gpl,il suo valore si aggira intorno a 0,890.

Secondo il Centro Studi gli effetti negativi degli ultimimesi, si devono principalmente alla contrazione dei consumi, legati a doppiofilo sia alla crisi economica, siaall'elevato prezzo dei carburanti.

Sono soprattutto le impostea gravare sul grezzo finito cheincidono maggiormente, allontanandoci sostanzialmente dalla media europea con un distacco netto di 23,1centesimi sulla benzina e 24,4 sul diesel.

E se l'orientamento dovesse continuare per tutto l'anno, l'introito per mancato gettito potrebbefar segnare una di munizione di 2,6 miliardi.

Non va meglio alle industriepetrolifere e alla distribuzione alla pompa,la diminuzione è stata di 2,22 miliardi, cioè l'8% in meno, insomma inizia unavera e propria crisi nel settore del greggio che in linea di massima segnerànuovi aumenti nel ponte pasquale.