Sono trascorsi esattamente 105 anni dalla nascita dell'Anonima lombarda fabbrica automobili (Alfa), azienda fondata a Milano nel giugno 1910 da un gruppo di imprenditori che rilevarono gli stabilimenti della Darracq - industria fondata alcuni anni prima a Napoli su licenza della casa madre francese - trasformandola nella passione di milioni di automobilisti. Dalla Belle époque dei primi modelli di immediato successo (24HP e 12HP) progettati dai tecnici italiani e caratterizzati da notevoli prestazioni e alta velocità ad oggi, con il lancio della nuova fiammante berlina Alfa Romeo Giulia a trazione posteriore: prodotta a Cassino, in provincia di Frosinone, sarà disponibile sul mercato dal 2016.

Una collezione storica

Dal museo di Arese, ex sede della fabbrica, oltre un secolo di storia torna alla ribalta sfoggiando la più ambita collezione di bolidi costruiti dalla casa automobilistica. In esposizione centinaia di modelli, visibili al pubblico dal 30 giugno. Sono parte del patrimonio dell'azienda esemplari d'esordio come la Spider, la Limousine a sette posti e la Corsa a due posti, nonché la Torpedo - nota per essere utilizzata dal Regio esercito durante la I Guerra mondiale - e perfino la leggendaria Grand Prix Alfa di Giuseppe Merosi. L'Alfa Romeo, nome assunto dal 1918 per l'acquisizione da parte dell'imprenditore e senatore della XXVIII Legislatura del Regno d'Italia, Nicola Romeo, vanta un palmarès di oltre cento allori, con vittorie ai Campionati mondiali, alle Mille miglia (in cui ha primeggiato ben undici volte), al Campionato tedesco per autovetture turismo fino alla gara annuale delle 24 Ore di Le Mans.

Il piano industriale per rilanciare l'Alfa Romeo

Entro il 2018, la casa del Biscione - così chiamata per via dello stemma - prevede il lancio di altri sette modelli, preceduti dalla Giulietta del 2010 e dalla Giulia. Per sfidare la supremazia dei marchi tedeschi e scalare le classifiche mondiali saranno sviluppate prestigiose berline, coupé sportive e suv di taglia media e grande: si punterà all'obiettivo di un'impennata delle vendite di 400mila unità - 150mila negli Stati Uniti.

Cinque miliardi d'investimento per il gruppo di Sergio Marchionne ed una strategia basata sull'innovazione tecnologica, da sempre cavallo di battaglia dell'Alfa Romeo, nonché su una forma estetica prettamente italiana. Stile, eleganza ed elevate prestazioni: i progetti sono coperti dal massimo riserbo.