C'erano un designer, un ex pilota, un amministratore delegato e un presidente. No. Ricominciamo. Pendete un disegnatore - visto che stavolta ci troviamo in Italia - che un tempo faceva il pilota e che ora è anche un fabbro, un amministratore delegato e un presidente. Aggiungete passione per le Moto e portate tutto in Veneto. Dal 2010 Marco Lugato (il disegnatore), Nicola Dalan (il presidente) e Matteo Moretti (l'amministratore delegato) si sono messi in testa di far moto. Unendo così la perizia del buon artigianato italiano e adattando delle moto BMW o Kawasaki, hanno realizzato un'officina che produce café racer, bobber, tracker e scrambler di splendida fattura.
Sul sito di Moto Di Ferro una frase recita testualmente "…nella sua officina vicino al centro della siderurgia e della meccanica veneziana, Lugato e il suo team rendono unici modelli che hanno fatto storia, con l'anticonformismo di chi costruisce una moto per inseguire l'asfalto e lasciarsi il mare alle spalle". "Motociclette progettate per fare quello che ci va di fare e dire quello che ci va di dire". Sarebbe superfluo aggiungere altro.
Specifiche tecniche ed essenza della moto
The Scrambler ha suscitato interesse e apprezzamenti da riviste estere molto titolate del settore. La base è quella della Kawasaki W800, una moto abbastanza recente con appena quattro anni di vita. Le sue caratteristiche tecniche sono le seguenti: bicilindrica a 4 tempi, 773 cc di volume, cambio a cinque rapporti e raffreddata ad aria.
La potenza è di 35 Kw a 6.500 giri/min, con coppia di 6.1 kgm (60 Nm) / 2500 giri. In realtà, strano a dirsi, questi numeri non interessano molto. Conta lo stile, essenziale e spartano. Le ruote, dentellate, le permettono di recarsi dove di solito non si potrebbe, ma lei è un enduro, vecchio stampo, ma pur sempre un enduro.
Il frastuono del motore sembra già di sentirlo.
Cosa dire del resto della "The Scrambler"? A citare ancora Moto Di Ferro: "Alluminio pelle e nient'altro…il savoir faire italiani che unisce artigiani, appassionati e sportivi".
