La Rua Machines #6, presentata all’Art & Moto di Lisbona e apparsa di recente sul sito The Bike Shed, deriva da unaHonda CB360 del 1974 ed è forse lascrambler più discussa del momento.Già da tempo il Portogallo sta dettando le regole delle scrambler e delle café racer del panorama mondiale. I ragazzi del “Rua Machines” hanno ribadito con questa nuova piccola scrambler che sono in grado di fare la voce grossa su praticamente qualsiasi tipo di moto da customizzare.Fondatori dell’officina -era appena il 2011 - Armando Fontes, Marco Mendes e Victor Rocha Armando.

Sul sito si legge che la piccola honda era stata dimenticata in un garage per 11 anni, presa e coccolata dal nuovo proprietario per altri 20 per, in fine, approdare al “Rua”.

Così è iniziato tutto.

“Quando ci ha contattati per trasformare la moto, voleva una moto come la RUA #1. Ma noi stavamo pensando a qualcosa di diverso, non volevamo svestire troppo la personalità della 360, non volevamo rimuovere le cover laterali. La nostra idea era quella di avvantaggiarci di tutta la sua personalità e di farne una moto scrambler con caffeina e sangue della terra”. Queste sono le parole dello stesso Armando quando racconta l’origine di questa Rua #6.

Modificare una moto che già di per sè sembra uscita dalle mani di un customer di razza non è stato facile.

Le parole sono state semplicità ed essenzialità.

Hanno iniziato alterando leggermente la “postura” della moto, alzando di appena 2 cm la sospensione posteriorein modo da conferire una leggera curvatura all’anteriore, dando così all’inclinazione nella linea del serbatoio un atteggiamento più deciso. Il motore è stato lavorato meticolosamente e ha ricevuto ore di pulizia ed uno spruzzo di satina nera.

L’impianto elettrico e il cambio hanno anch’essi subito una considerevole manutenzione. I copertoni sono Heidenau K67 4.00-18s all’anteriore e al posteriore.

Lo splendido codino è stato battuto a mano, regalando l’aria di una macchina vintage americana. Per il colore è stato scelto il bronzo con dei pannelli nero opaco, la porzione nero opaco del codino estende elegantemente le linee della moto.

Un sottile numero sei si pannelli laterali ricorda il posto della moto nella genealogia Rua.

Il sellino è in Alcantara resistente all’acqua e aggiunge qualcos’altro all’aspetto satinato, lucente e gommoso della moto.

Molti altri i dettagli curati dal garage portoghese, ma forse è arrivato il momento di indovinarli dalle foto o, se si è fortunati, di presenza.