Non contano i 326 cavalli dell’esasperata Kawasaki Ninja H2R, né i 205 della sua sorella maggiore, la 1299 Panigale S. Non sono state sufficienti neanche le impressionanti vendite della BMW R 120GS. A lei sono bastati 148 cavalli appena per essere eletta Moto dell’anno dall’autorevole “MotorcyclesNews” (MCN). Lei è la Ducati 899 Panigale.

Quelli di MCN

Se si legge il magazine di MCN la prima cosa che viene precisata è che mai come quest’anno è stato complicato sceglierne una. Una tra tutte le categorie di moto? Impossibile! Non è così intuitivo pensare che una moto possa gareggiare con moto di un’altra categoria.

Oramai esistono veri e propri muri. La Honda RC213V-S con i suoi 200.000 euroe i suoi scarsi 160 kg – benzina inclusa – potrebbe mai gareggiare in vendite con una maxi enduro attuale? E le varie Yard Built Yamaha? Le retrò tanto di moda negli ultimi anni? E poi ci sono gli scooteroni che piacciono a tutti giù in città.

Così si inizia dalle Sportbike e la Ducati 899 Panigale sembra avere i numeri migliori di tutte le altre.

Non è stato difficile

Votare la sexy Ducati 899 è stato semplice. La classe 600 supersport è rimasta stagnante nel 2015 e la 899 Panigale non ha altri rivali. In effetti ci sarebbero l’elegante e muscolosa MV Agusta F3 800 o la smaliziata GSX-R750 – e qui lo staff di MCN implora la Suzuki di farne subito un’altra – ma lei ha qualcosa in più.

Rispetto a una 600 è più veloce e a tratti raggiungerebbe anche una superbike su pista – guidata da mani esperti s’intende.

Perché è la migliore

La 899 è leggera, agile e ferocemente veloce, ma non ha così tanta potenza e coppia da consumare le gomme posteriori. E’ meno ribelle e più facile da controllare rispetto alla Panigale 1199 o alla 1299.

I sistemi di controlli sono molto simili, se non uguali, a quelli delle due sorelle maggiori, ma anche disattivandoli la belva sembra guadagnare poco. Questo indica che tali sistemi vengono chiamati meno in causa rispetto a quanto accade con le più potenti 1199 e 1299. Possiede anche il controllo di trazione e l’anti-slittamento, ma telaio e motore lavorano in una tale armonia che degli aiuti non ce n’è una reale necessità. Il motore Superquadro L-Twin e il cambio quickshifter rappresentano gran parte del successo di questa moto. Le sue forme? Che dire? Meglio non macchiarle con parole.