Un’immagine. Una singola immagine. Pochi pixel di risoluzione e colori praticamente assenti. Troppo poco qualcuno reclama subito per la Moto più attesa del 2016 – o forse del 2017. Quando nel 1985 venne presentata la prima GSX R 750 il mondo delle moto fu scosso in maniera irreversibile dalla sua più grande rivoluzione. Apparve prima nel 1984, fu presentata la versione ufficiale nel 1985 e l’anno seguente il modello 1100 era già nelle concessionarie. Mentre la Kawasaki ha appena presentato la sua ultima hypersport, la Kawasaki Kawasaki ZX-10R, forse, i dirigenti di Hamamatsu stanno solo facendo crescere la suspense per poi arrivare e stravolgere ogni cosa.

Aspettando il salone di Tokyo

Dal 30 ottobre all’8 novembre di quest’anno si terrà il Tokyo Motor Show. Ciononostante la Suzuki continua a non diffondere alcun dettaglio sulla sua figlia più ribelle. Dalla testata on line inglese di MotorcycleNews emergono particolari a tratti surreali su un presunto propulsore Turbo da 300 cavalli, che, secondo la loro “fonte giapponese”, potrebbe essere presentato al prossimo Salone di Milano che si terrà a fine Novembre. In realtà le dichiarazioni ufficiali di casa Suzuki ci sono e chiariscono come: “Il “concept” presentatoingloba il potenziale della serie GSX”. Come a dire che la prossima GSX R potrebbe avere quel tipo di idee di base, ma tutti sanno bene che una moto è fatta non solo di carene.

Cosa c’è di vedere e cosa verrà mostrato.

In Giappone si fanno poche cose per caso e non sarebbe improbabile che lo scalpore suscitato dalla presentazione della Kawasaki H2R e della sua versione “mortale”, la H2 abbia determinato degli effetti sull’orgoglio di Osamu Suzuki e Hiroshi Tsuda, i due più alti rappresentati Suzuki.

I 300 cv di cui si discute nelle varie testate giornalistiche di due ruote, potrebbero appartenere alla Hayabusa, da sempre considerata il non plus ultra in termini di potenza bruta. D’altronde, a dar fiducia alle voci corse nei vari magazines di settore, le 4 grandi case giapponesi -Yamaha, Honda, Kawasaki e Suzuki - avrebbero fatto un accordo sui tempi in cui ognuna di esse avrebbe dovuto presentare la sua hypersport e sul numero di cavalli da “non superare”. Per la GSX R 1000 si era addirittura parlato di 2017.