Sarà che il progetto Yamaha Yard Builtha trovato un riscontro più che positivo nel pubblico a due ruote, sarà che la tendenza del momento è quella di offrire al cliente una Moto di serie che non si limiti ad essere tale, ma che si presti – qualora si riesca, qualora se ne abbia voglia – a modifiche di vario genere. Sarà! Ma stupisce solo in parte che Keith McCarty, direttore del settore corse di Yamaha USA, abbia presentato ad Orlando (Florida) questo prototipo di flat-track. Del resto le piste ovali in terra sono arte che appartiene al mondo a stelle e strisce.
Il motore della Yamaha MT-07 si presta a certe modifiche.
Ci sono già un nome e una sorella maggiore
Al momento la moto si chiama DT-07 e la ditta che l’ha costruita, la US Jeff Palhegye Design, ha collaborato con il reparto corse Yamaha per celebrare il sessantesimo anniversario dello Speedblock. La DT-07 monta il motore di 689 cc, raffreddato ad acqua, della MT-07. Un motore fatto apposta e settato per le corse. Il suo sistema di scarico proviene dal settore corse Graves.
MT-07 come base per le custom
Visto che in questa stagione la creazione della flat-track FZ-07 di Babe Demayha già mostrato un elevato potenziale, con Dominic Colindres che ha vinto la gara più importante e ha concluso al quarto posto nell’ultima AMA Pro Flat Track, non c’è voluto molto perché la casa giapponese tentasse l’azzardo sulla produzione di serie – almeno si spera .
Le forcelle della DT-07 provengono dalla R6, gli ammortizzatori posteriori sono Ohlins, le ruote Dunlop sono state realizzate da Propulsion Labs. Ma tutto gira intorno al motore.
Anche esteticamente la DT-07 è figlia della FZ-07 secondo lo stesso Direttore di Programmazione Motocicli di Yamaha USA, Derek Brooks. Anche se non ci vuole un esperto di storia della motocicletta per rivedere quelle glorie del passato cross anni 70 nella livrea della DT-07. I raggi sono stati sostituiti da razze, ma davvero le somiglianze sono parecchie.Non resta da far altro che aspettare e sperare che in casa madre si decidano.