La nuova Alfa Romeo Giulia presto si affaccerà sui mercati internazionali e andrà inevitabilmente a confrontarsi con il mercato, cimentandosi nella scalata al proprio segmento di riferimento, quello delle berline compatte premium (segmento D). La scalata in questione potrebbe rivelarsi un'impresa per niente semplice e gli ambiziosi obiettivi di vendita del Gruppo FCA dipenderanno non poco da come i mercati accoglieranno la Giulia.Il segmento D da qualche decina d'anni è un territorio di caccia quasi esclusivo per le berline Made in Germany; Mercedes Classe C, BMW Serie 3 e Audi A4, tengono saldamente e placidamente le proprie posizioni ai vertici di questa nicchia.
Le concorrenti, fino ad oggi, hanno potuto soltanto accontentarsi di piccole porzioni di questo mercato, i cui numeri non sono di certo indifferenti, anche se la pressione di Suv e Crossover “mid-size” sta progressivamente rosicchiando terreno al segmento delle berline premium compatte. La nostra Giulia si troverà quindi ad affrontare un percorso non solo impervio ma anche particolarmente affollato da competitors agguerriti e bisognosi di guadagnarsi un posto al sole.
La scalata del segmento D
Allo stato attuale, scorrendo i dati di una statistica pubblicata da JATO Dynamics, il segmento D è letteralmente dominato dalla nuova generazione di Mercedes Classe C, la quale, nei primi otto mesi del 2015, è stata venduta in quasi 120 mila esemplari, registrando un monumentale +48% rispetto all'anno precedente.
Il successo della berlina di Stoccarda è dovuto anche, se non soprattutto, a una politica di finanziamenti e agevolazioni commerciali a dir poco agguerrita, difficilmente replicabile dalla concorrenza. Le piazze d'onore sono al momento appannaggio, rispettivamente, della BMW Serie 3 e della Audi A4; entrambe sono state appena aggiornate ma, secondo gli analisti di IHS (importante agenzia internazionale di analisi dei mercati), entrambe non avranno un successo dirompente per via delle poche differenze che i nuovi modelli offrono rispetto alle vetture che li hanno preceduti.
Alfa Romeo chi? Questa è stata la risposta “scherzosa” di Rupert Stadler quando, intervistato al Salone di Francoforte, gli è stato chiesto un parere riguardo l'ingresso sul mercato della Alfa Romeo Giulia. Lo scenario del segmento e dei competitors, per il manager tedesco, sembra avere spazio esclusivamente per i tre grandi brand teutonici.
La “nostra” Giulia quindi non sembra impensierire affatto chi siede in cima alla classifica e anche gli analisti di mercato non fanno previsioni eclatanti. Sempre i soliti specialisti di IHS hanno predetto che nella migliore annata, identificata nel 2018, verranno vendute in Europa appena 22.000 berline del Biscione, contro le previste 150.000 di Mercedes, le 140.000 di Audi e le 92.000 di BMW.
Previsioni e condizioni quindi non ottimali per la Giulia, una situazione che non sembra però fiaccare l'ottimismo di Sergio Marchionne il quale, in una intervista rilasciata ad AutoNews, non ha esitato a dichiarare la berlina italiana di qualità superiore rispetto alla produzione tedesca. L'Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, equipaggiata con il superlativo propulsore V6 Turbo benzina da 510 cavalli, che ricordiamo essere stato sviluppato a Maranello, giungerà sul mercato nei primi mesi del 2016 a un prezzo di partenza di 79.000 euro. Saranno sufficienti lo stile italiano e l'esuberanza di un propulsore blasonato a scalzare le compassate berline della compagine tedesca? Diteci la vostra!