Presentata al’Salone Mondiale della Moto, l’Eicma di Milano, non si riesce facilmente a collocare questa racer nel vasto scenario delle moto realizzate a mano, come era successo anche con la BMW HPnineT. La sua storia inizia nel 2009 allo stesso salone milanese: ai tempi la compagnia in questione si chiamava Duu e presentava un prototipo tutto muscoli. Come quell’esperimento anche questa Cafedecursa – questo il nome della due ruote lombarda – è dotata di un telaio/scheletro in acciaio inossidabile che funge anche da serbatoio, e di molti altri dettagli come ruote, freni e monobraccio anch’esso in acciaio inossidabile.

Rispetto all’antenata ha il nuovo corpo fari, la presa d’aria in alluminio e e le luci posteriori. Ma quelli erano altri tempi. Oggi siamo in piena epoca “café racer” e moto hand-made.

Specifiche tecniche

Il massiccio motore a V eroga 96 cavalli (71 kW) a 5100 giri/min. La coppia raggiunge i 158 Nm a 4300 giri/min. Il peso a secco della moto è di 245 kg, ma si riescono a raggiungere i 100 km/h meno di 7 secondi. La velocità massima raggiungibile è di 200 km/h. Soluzione presa anche questa dalla Duu, la Cafedecursa ha freni progressivi al posteriore e forcella telescopica da 48 mm invertita con smorzamento regolabile e molla precaricata all’anteriore, ammortizzatore progressivo al posteriore. L’impianto frenante ha doppio disco e 4 pistoni Brembo avanti e singolo disco e due pistoni dietro.

Resta poco della moda

La compagnia che l’ha prodotta ha sede a Milano, e questo non guasta se si considera il dominio delle compagnie estere in Italia, e ha voluto rispettare ogni dettaglio della tendenza del momento. Il serbatoio è dunque abbastanza striminzito con appena 14.5 litri – pochi se si considerano i circa 14 Km/l che può fare il motore.

Com’era stato promesso dalla Duu, questa Cafédecursa sarà dotata di una gamma di accessori che la diversificheranno a seconda dei gusti del padrone: posizione di guida, sospensioni, cupolino anteriore, grafiche e altri dettagli.Per il colore non è, invece, possibile scegliere: nero e null’altro.La personalità di certo non le manca: il frontale è separato in due sezioni, un traliccio centrale che fa subito domandare: “Ma la benzina dove si tiene?”; e poi la sua doppia anima: “Gommata slick per la pista - vedi Husqvarna Vitpilen 401- e muscoli ben in vista”

Sul prezzo si sa poco. Basandosi sul prezzo proposto per la Duu, la cifra dovrebbe essere considerevole e agirrasi intorno ai 35.000 euro.