Ancora una Moto dall’officina spagnola di El Solitatio MC, ancora una novità in un panorama spesso monotono, quello delle moto realizzate “in casa”. Il preparatore in questione spesso non è apprezzato per le sue scelte radicali, per le sue line desuete, ma forse è proprio per questo che le riviste del settore lo osannano - era capitato anche alla Cafedecursa.
Qualcuno di troppo
La “Impostor” è sicuramente la loro moto più conosciuta, una BMW R nine T incastonata in uno scheletro di tubi. Di lei si ricordano le molte critiche, ma anche il folto gruppo di concensi che raccolse.
Lo storico di motociclette, Paul d’Orléans ha, di recente, commentato: “In quest’epoca di tatuaggi omologati, di lavori trasgressivi su scala industriale e preparatori dell’ultimora, David Borras e il team de El Solitario sono la vera scelta. Individui reali. Nessuno costruisce nulla di simile di questi tempi e a loro non interessa affatto quello che voi ne possiate pensare”
Il rovescio della medaglia
Sotto il terrificante involucro della Impostor giaceva una moto moderna e dalle prestazioni esaltanti, ma la maggior parte delle persone non l’ha capito. “Abbiamo del tutto distrutto l’estetica della motocicletta, ma rispettato il telaio” dice David Borras in un ‘intervista su Bike Exif. Borras considera il processo del pensiero “una ricerca antropomorfa della bestia che sta dentro”.
E c’è molta filosofia ad aver guidato il loro ultimo progetto la “Malo/Bueno”.
Venendo al dunque
Sfacciatamente dark, grezza e uggiosa - ricorda la Road Bomber di Bad Seeds - la Malo/Bueno ha come moto donatrice un Harley-Davidson Sportster 1200. “Il suo nome rappresenta un’etichetta per quelle persone che sembrano feroci da lontano , ma che poi si trasformano in dolci creature se maneggiate con cura” questo il giudizio di David sulla sua moto.
A doverla raccontare la Sportster è stata spogliata e sottoposta a un lavoro medievale. Tutto quello che riguarda la carrozzeria è stato realizzato a mano col martello, a partire dal frontale, passando per il serbatio, sin ad arrivare ai copri forcella e alla coda.
Svariati i dettagli da apprezzare
Il posto guidatore è puntonato da scanalature e teste metalliche realizzate mediante trapanatura, compresa l’iscrizione sul coperchio del filtro dell’aria.
La Union River ha curato le parti in cuoio della sella. Nascosta sotto l’aspetto mostruoso, feroce, una moto abbastanza stabile e apprezzabile da guidare.
“Ogni motocicletta di El Solitario è frutto di un lungo viaggio” ribadisce David “Ed è quello che volevamo raggiungere”. Continua: “Non produciamo motociclette da mostrare - dato che disprezziamo il genere – Bisogna capire che è un peccato spendere un imprecisato numero di ore nel costruire uno strumento che si suppone liberatorio - come una moto - solo perché sembri tale - come la Ducati Bold'Or di XTR Pepo.
Gli ammortizzatori posteriori sono Fournales, i controlli ISR e la strumentazione Motogadget. Luce a LED sul posteriore e LED ultra luminoso Baja Design all’anteriore.
Lo scarico è uno Screaming Eagle system modificato due in uno. Le gomme non potevano che essere Bridgestone Spitfires. Per il resto, ogni cosa è stata modificata, non c’è neanche più un puntino cromato sulla moto.
La Malo/Bueno potrebbe sembrare stravagante, ma ha cuore e anima come poche altre. E per quelli che proprio non la tollerano? Di loro poco importa ai ragazzi di El Solitario…”Con le nostre motociclette cerchiamo di creare un impatto emotivo per chi le guarda e ciò non significa necessariamente gratificare i loro occhi con proposte semplici e indulgente. Così è facile aspettarsi di polarizzare le opinioni come reazioni di forte odio o disprezzo, specialmente dagli elementi della cultura biker con le visioni più ristrette”