Il pick up piace tanto agli americani, ed è una tipologia di automobile che finalmente prende piede anche in Europa. A simili modelli si chiede tanta sostanza e praticità, e di certo nessun cliente vedrebbe di buon occhio la comparsa della ruggine su una vettura acquistata da pochi anni. Ma è proprio ciò che è accaduto ad alcuni possessori di Toyota Tacoma e Tundra, ma anche ai proprietari del Suv Toyota Sequoia. Il giudice statunitense Fernando Olguin ha appurato come la ruggine attaccasse i telai di questi modelli, arrecando rischi di cedimenti strutturali per le vetture.
Il costruttore giapponese, nella volontà di offrire un'esperienza positiva per i propri clienti, ha così patteggiato i termini di un accordo per il richiamo dei veicoli che le costerà la ragguardevole cifra, secondo stime, di 3,4 miliardi di dollari.
I richiami più costosi della storia
Solo il costo per pubblicizzare il richiamo dei veicoli si aggirerà intorno ai 10 milioni di dollari. Le ispezioni sui suv e i pick up Toyota prodotti dal 2005 al 2010 costeranno invece 90 milioni di dollari. Gli accorgimenti su ogni vettura costeranno complessivamente 15 mila dollari a veicolo, questo perché il telaio è una parte molto delicata, strutturale dell'automobile. Si arriva così a circa 3,3 miliardi di costi stimati, una cifra davvero ragguardevole, vicina a quanto aveva dovuto sborsare General Motors per sostituire i blocchetti di accensione difettosi in 8,4 milioni di vetture coinvolte.
Neanche quello, tuttavia, fu il richiamo record, che spetta al colosso della componentistica Takata. Il costruttore, a seguito di airbag difettosi montati su modelli di 10 differenti gruppi automobilistici, ha dovuto sborsare fino a 21 miliardi di dollari per un maxi richiamo da 34 milioni di auto. Con questi numeri la cifra di 15 miliardi che sta patteggiando Volkswagen con le autorità Usa non sembra poi così proibitiva.
Vedremo se la notizia del maxi richiamo Toyota appannerà l'immagine del costruttore nipponico negli Stati Uniti, mercato in cui conserva il terzo posto nelle vendite, dietro a General Motors e Ford. Quarta è invece FCA, che dopo un primo semestre 2016 in cui sembrava capace di superare Toyota, ha conosciuto un rallentamento delle vendite a settembre e ottobre.