A gennaio 2018 FCA ha visto calare le vendite negli Stati Uniti del -13%, ma per i marchi Jeep e Alfa Romeo proseguono a buon ritmo l'espansione di mercato, sorretta dai nuovi modelli. Il 'Biscione' in particolare, lo scorso mese ha conosciuto il miglior gennaio di sempre da quando esporta vetture negli USA, e il secondo mese di tutta la sua storia. Le immatricolazioni di Alfa Romeo a gennaio 2018 sono state 1.648. La vettura più apprezzata è la Giulia, scelta da 948 clienti, seguita da Stelvio con 688 unità e infine le 12 unità della sportivissima 4C.
Come si sa, la Giulietta e la Mito non sono esportate in questo mercato, dove le vetture troppo compatte godono di alterne fortune e l'adeguamento alle normative federali richiederebbe esborsi non giustificati.
Dove può arrivare Alfa Romeo
Nel 2017 Alfa Romeo ha immatricolato circa 12.000 vetture. Per questo 2018 l'obiettivo è di raggiungere almeno 20.000 unità. Si lavora tuttavia a preparare un futuro americano con ben altri volumi di vendita per il Biscione, futuro che va costruito attraverso scelte strategiche adeguate. Intanto c'è da chiedersi dove può arrivare un singolo modello, e interessanti termini di paragone sono presenti all'interno dello stesso Gruppo FCA. A gennaio, ad esempio, il nuovo Jeep Compass ha sfondato il muro delle 10.000 consegne, mentre la Chrysler Pacifica è arrivata a circa 8.000 unità.
Si tratta di vetture di successo in USA, prodotte in loco e offerte a prezzi inferiori rispetto a una Stelvio, eppure è bene sapere qual è il potenziale di vendita dei dealer FCA sparsi nei vari stati, che ospitano in vetrina il brand Alfa Romeo.
Tre ipotesi per un nuovo modello nel 2019
Per incrementare le vendite già dal 2019, Alfa Romeo deve poter contare in Usa su un nuovo modello.
Esistono piani in Europa per sostituire la Giulietta con Suv di segmento C, ma questa vettura in America potrebbe risultare fin troppo compatta, diluendo il prestigio di un brand che quest'anno gareggia perfino in Formula Uno. Per tenere alta l'immagine, ci vorrebbe una sportiva o una vettura di segmento E, e da tenere al vaglio ci sono sostanzialmente tre ipotesi.
La prima è legata alla al lancio di una sportiva nota provvisoriamente come Alfa Romeo 6C, una stretta parente della futura Maserati GT. Seconda ipotesi, costruire un Suv più grande di Stelvio partendo dal pianale di Maserati Levante, che potremmo chiamare scherzosamente Alfa Romeo Montebianco. La terza ipotesi è la più suggestiva di tutte, ma anche la più remota: costruire un'ammiraglia direttamente negli Stati Uniti, magari sfruttando i recenti contatti con Suzuki, che ha esigenza di rinnovare la berlina Kizashi, e gettando le basi per un rinnovamento de Chrysler 300 e Maserati Ghibli, berline che in Usa hanno sempre un loro mercato.