La motoGp e lo sport italiano sono sotto choc. Andrea Iannone, pilota Aprilia, è stato squalificato per Doping. E' questo quanto sancito dalla nota pubblicata questa mattina dalla Federazione italiana di motociclismo. Stando a quanto riferito dalla WADA, agenzia mondiale che si occupa dei controlli per verificare l'uso di sostanze dopanti in ambito sportivo, il pilota abruzzese sarebbe stato trovato positivo ad alcuni tipi di anabolizzanti in seguito al Gran premio della Malesia tenutosi lo scorso 3 novembre nel circuito di Sepang. La sua sospensione, come si legge nella nota della FIM, partirà da oggi fino a data da destinarsi e obbligherà Iannone ad astenersi da qualsiasi competizione o attività sportiva.

Una notizia sconvolgente, che se venisse confermata anche dai prossimi accertamenti, metterebbe a rischio la carriera del pilota italiano.

Sui social si difende dalle accuse

Pronta la risposta del numero 29 in forza all'Aprilia che in un lungo post su Instagram dichiara: "Sono tranquillo e ci tengo a tranquillizzare i miei tifosi e Aprilia Racing. Mi rendo disponibile a qualunque contro analisi in una vicenda che mi sorprende, anche perchè - a ora - non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Negli anni, e anche in questa stagione, mi sono sottoposto a continui controlli, risultando ovviamente sempre negativo, per questo ho la massima fiducia nella conclusione positiva di questa vicenda".

Come può concludersi la vicenda

Adesso al pilota abruzzese non rimane che difendersi dalle gravi accuse mosse dalla FIM e indirettamente dalla WADA, l'organizzazione deputata ad effettuare controlli antidoping sugli atleti professionisti. Iannone si è dichiarato pronto a qualunque contro analisi che si traduce nell'esame di un campione B di urina.

Tale possibilità, in caso di esito "negativo", gli consentirebbe di uscire "pulito" dalla vicenda già nel primo grado di giudizio della Federazione. In caso contrario, invece, la vicenda può finire di fronte al TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) che dovrà esprimersi eventualmente riguardo la squalifica del pilota italiano dalle gare ufficiali.

Di sicuro la vicenda porterà con sè strascichi importanti. Iannone non è più giovanissimo e negli ultimi anni la sua carriera stava percorrendo una parabola discendente, forse distratto dalle sue conquiste femminili.

Curiosa la statistica che ritrae alla perfezione gli scarsi risultati sportivi degli ultimi 5 anni nel corso dei quali, nella classifica mondiale è quinto nel 2015, nono nel 2016, tredicesimo nel 2017, decimo nel 2018 e addirittura sedicesimo nel 2019, dietro agli altri colleghi italiani Rossi e Dovizioso.