Dopo circa un anno di trattative, due diligence e indiscrezioni, stamane è arrivato l'annuncio: FIAT Chrysler Automobiles, azienda italo-statunitense, ottavo produttore di autoveicoli al mondo, si fonderà con la casa automobilistica francese Peugeot. I dettagli dell'accordo sono divenuti di pubblico dominio questa mattina, prima dell'apertura dei mercati. Per FCA si tratta di un'intesa fondamentale per incrementare la propria forza commerciale in Europa e in Nord America al fine di impensierire due gruppi di caratura mondiale come Volkswagen e Toyota.
Peugeot, infatti, rappresenta in questo senso, il partner perfetto su cui fare affidamento. In particolare, è piacevole ricordare come già Marchionne, qualche anno fa, aveva individuato la casa automobilistica francese come il giusto partner per iniziare un lento percorso che sarebbe sfociato, almeno nella sua testa, nella creazione di un gruppo automobilistico solido ed efficiente (la c.d. General Motors). Proprio questa grande intuizione dell'ex dirigente FIAT, adesso sta prendendo forma. L'organigramma aziendale è quasi pronto: la nuova società sarà presieduta da John Elkann mentre il CEO sarà Tavares, attualmente amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione del Groupe PSA.
I risvolti economici dell'operazione
Dalla nota emanata questa mattina dalle due società si evince, innanzi tutto, la piena volontà delle due società di incrementare lo sviluppo di "mobilità sostenibile" da intendersi quale riduzione netta delle emissioni di CO2 dei 9 milioni di autovetture in programma per i prossimi anni. A tal proposito, si legge nella nota, sono previsti ricavi per circa 170 miliardi e una presenza "geografica" più equa, nello specifico il 46% dei ricavi provenienti dall'Europa e il 43% dal Nord America.
Si tratterà, dunque, di un'operazione economica di notevoli dimensioni, il cui obbiettivo principale sarà quello di unire le forze per generare non solo ricavi ma risparmi consistenti. Stando a quanto sostenuto dalle due società, tali "sinergie", si tradurranno nella condivisione di "piattaforme, tecnologie e prodotti" che inevitabilmente garantiranno un risparmio consistente a FCA e Peugeot.
Il nuovo colosso automobilistico garantisce, inoltre, la permanenza e il mantenimento in funzione di tutti gli stabilimenti di produzione. A proposito delle preoccupazioni dei lavoratori, Tavares ha sottolineato come la fusione stia avvenendo tra due gruppi che sono in "ottima forma", aggiungendo "non facciamo una fusione in un contesto di crisi". In definitiva, le premesse di crescita economica di un marchio, anche e soprattutto italiano, ci sono tutte.