MillenniumExpo giunge alla sua 34^ edizione, che avrà luogo sabato 10 e domenica 11 ottobre all’Ippodromo Capannelle di Roma.

Si tratta di una mostra scambio di moto, auto e anche di ricambi d’epoca che non si ferma da 21 anni e che ha una nutrita schiera di appassionati che la segue dall'inizio, ovvero, più di trenta anni fa. Una manifestazione culturale e sportiva che unisce la storia delle auto, delle moto e anche dei ricambi storici, tutti elementi che ne fanno un evento da non perdere per gli appassionati di mostre d'epoca.

Roma è da anni teatro del MillenniumExpo e anche quest'anno, nonostante la situazione attuale, la Capitale regalerà due giorni di esposizioni agli appassionati del settore.

L’organizzazione della manifestazione rispetterà tutte le specifiche dell’ordinanza per le misure di contenimento del Covid, con l’uso della mascherina. Il costo per accedere alla manifestazione è di 10 euro a prezzo pieno, mentre sarà di 8 euro per il biglietto ridotto, l'accesso sarà gratuito per i minori fino agli 11 anni.

Padre nobile di questa manifestazione che fonde cultura, passione e storia è Sergio Curati, organizzatore e cofondatore dell’evento, un personaggio che da oltre 50 anni si occupa di collezionismo d’epoca.

L’organizzatore Sergio Curati: ‘Portiamo le auto d’epoca in tv e facciamole conoscere ai giovani’

Da dove nasce l'idea di questa manifestazione?

"Il tutto nasce da una passione personale che ho avuto praticamente da sempre, sin da quando avevo 24 anni, per le auto d'epoca.

Poi nel 1999 abbiamo pensato di fare qualcosa per Roma che non aveva una manifestazione simile, a dispetto del Nord che ne aveva già tante. Quindi abbiamo deciso di ideare qualcosa".

Ci racconta un episodio segnante avvenuto nelle edizioni precedenti?

"Diciamo che la migliore annata forse è stata quella del 2006, dove abbiamo raggiunto un certo numero di visitatori, ma poi abbiamo avuto ospiti interessanti: personaggi dello spettacolo come Little Tony, che si è presentato con i Ferrari.

Tanti nomi ancora che non ricordo nel dettaglio, ma comunque proprietari o affezionati di auto d'epoca".

I giovani sono sensibili al fascino delle auto e moto d’epoca?

"Oggi i giovani sono lontani da questo settore. Quando non ci saranno più quelli "della nostra età", probabilmente purtroppo morirà il settore delle auto d'epoca.

Solo un 10% forse è interessato a questo settore. Ci si appassiona solo alle auto nuove. A livello culturale, sarebbe il caso di provare a essere presenti magari in televisione, visto che fanno vedere qualsiasi cosa. Ci sono vetture di un certo livello e i giovani non sanno cosa sia una Balilla, una Topolino. Giovani che non sanno chi l'ha fatta e come è stata fatta. Parliamo dei carrozzieri che hanno portato avanti il Made in Italy e che devono essere, assolutamente, ricordati e celebrati".