Il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha presentato il suo Piano Rifiuti per la risoluzione dell’annoso problema dello smaltimento delle ecoballe e l’avvio di una politica digestione del ciclo dei rifiuti in Campania. Un piano che ha riscosso il plauso dei verdi e di Legambiente, che hanno salutato le proposte presentate da De Luca come una vera e propria svolta nella gestione dei rifiuti in Campania.

Il Piano Rifiuti di De Luca: mai più Terra dei fuochi, no a termovalorizzatori e discariche.

Come promesso in campagna elettorale, la predisposizione del Piano Rifiuti èuno dei primi atti dell’amministrazione De Luca, presentato dallo stesso governatore insieme al suo vice, Fulvio Bonavitacola, e alla presenza dei sindaci della Terra dei Fuochi.

Quattro le questioni affrontate dal Piano Rifiuti di De Luca: le ecoballe, i termovalorizzatori, gli impianti di compostaggio e la raccolta differenziata:

  • Ecoballe. Le 5,6 milioni di tonnellate di ecoballe stoccate a Giugliano, Villa Literno e Caivano saranno smaltite entro tre anni. Tre le modalità individuate per lo smaltimento, che prevedono di inviare un terzo delle ecoballe fuori regione, mentre un alto terzo sarà trattato negli Stir di Tufino e Giugliano e la parte restante sarà destinata allo Stir di Caivano.Tutta l’operazione di smaltimento delle ecoballe sarà sottoposta a controllo da parte di un apposito comitato che sarà costituito con Legambiente e con rappresentanti della cittadinanza attiva. La delicata fase di trasporto delle ecoballe, sarà gestita attraverso ditte accreditate direttamente dall’Autorità anti corruzione di Cantone.
  • Termovalorizzatori. Ribadita la linea del ‘no ai termovalorizzatori’ spiegata dal governatore De Luca attraverso un semplice ragionamento di logica: costruire un impianto da 300.000 tonnellate l’anno costa 350 milioni di euro e quattro anni di lavori. Dopo di che occorrerebbero 20 anni per smaltire le ecoballe stoccate in Campania.
  • Impianti di compostaggio. Saranno realizzati quattro nuovi impianti di compostaggio per la lavorazione dell’umido, sul modello di quello realizzato a Salerno. La spesa prevista sarà di 100 milioni di euro che la Regione Campania utilizzerà dalle disponibilità dei fondi europei.
  • Raccolta differenziata. Incremento della raccolta differenziata di almeno il 10% per evitare la realizzazione di nuove discariche.

Il problema delle risorse: chiesti 600 milioni al governo.

Il Piano Rifiuti presentato da De Luca ha un costo di 600 milioni che il presidente ha chiesto al governo e sui quali ha tenuto a precisare: ‘Non esiste un piano B.

Ce li devono dare’, forte anche dell’impegna assunto dal primo ministro Renzi per la risoluzione del dramma della Terra dei Fuochi.

Legambiente sul Piano Rifiuti di De Luca: ‘Finalmente parole chiare e scelte ragionevoli’.

L’impegno assunto dal governatore Vincenzo De Luca è stato salutato con favore dalla componente ecologista del Consiglio Regionale, oltre che dal presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomo, che ha dichiarato di ‘prendere atto del fatto che, dopo decenni di politiche scellerate, dal presidente De Luca sono finalmente giunte parole chiare, sostenute da scelte ragionevoli’.