Gambizzato in pieno centro a Castello di Cisterna: l’agguato sarebbe maturato nell’ambito di un contrasto per il controllo delle piazzo di spaccio tra due clan che si contrappongono nel piccolo comune in provincia di Napoli. A rimanere ferito mercoledìsotto i colpi esplosi da un’arma da fuoco è stato il 21enne Roberto Ianuale. La vittima, centrata alla gamba sinistra, all’altezza del femore, non è in pericolo di vita. Noto alle forze dell’ordine per un precedente penale censurato quando era minorenne, il giovane ferito è figlio del boss detenuto Vincenzo Ianuale, detto ‘o’ squadrone’, oltre che il fratello di due collaboratori di giustizia, Gianluca (suo gemello) e Marco Di Lorenzo (fratellastro), condannati un mesetto fa in primo grado per l’omicidio di Anatoliy Korol, il 38enne ucciso ad agosto dell’anno scorso mentre tentava di sventare una rapina in un supermercato poco distante dal luogo in cui l’altro giorno è avvenuta la sparatoria.

L’agguato

Erano all’incirca le 16,15. Roberto Ianuale si trovava in corso Vittorio Emanuele, era a piedi. Mentre era fermosul marciapiedi di fronte al municipio, da una Fiat Panda in transito sono partite le pistolettate. Sul posto i carabinieri intervenuti per i rilievi hanno rinvenutodue bossoli calibro 9x19 e un’ogiva. Gli esami su quest’ultimo reperto consentiranno di comprendere se a sparare siano state due pistole. Si pensa, infatti, che all’agguato abbia partecipato anche una seconda auto, per ora però ancora nessun riscontro è stato trovato per poterlo affermare senza dubbio. Al vaglio degli inquirenti c'è un filmato estrapolato dall'impianto di videosorveglianza di un negozio della zona.

L’imboscata tesa a Ianuale si inserisce in una settimana in cui a Castello di Cisterna si sarebbero verificate due ‘stese’, una nella serata di martedì vicino al complesso residenziale della ‘Cisternina’, l’altra - che non trova conferma nei controlli delle forze dell’ordine - nel rione 219 la mattina del giorno prima. Ed è proprio tra questi due concentrati di abitazioni popolari, situati l’uno di fronte all’altro e racchiusi in pochi metri di territorio, che si starebbe consumando un conflitto per il controllo delle piazze di spaccio tra le due consorterie presenti sul territorio.

Secondo gli inquirenti, da una parte vi è la storica cosca degli Ianuale, che continua a controllare dalla ‘Cisternina’ gli affari illeciti, nonostante l’assenza del boss e il pentimento di figlio e figliastro, dall’altra parte vi è un gruppo malavitoso che ha la sua base nel rione 219. Per dare una conferma a quelle che per ora sono supposizioni e per identificare gli autori della sparatoria contro Ianuale, i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, diretti dal capitano Tommaso Angelone, stanno lavorando senza sosta.

Sequestrati un’auto e una pistola. Un uomo arrestato per detenzione di arma da fuoco

In queste ore i controlli hanno permesso agli investigatori di acquisire due elementi importanti, su cui sono stati avviati accertamenti per valutare il loro impiego nell’attacco di fuoco dell’altro giorno. Un’auto, come quella usata da chi è entrato in azione per colpire Ianuale, è stata trovata nel rione 219 del vicino comune di Pomigliano d’Arco. Un uomo, invece, è stato arrestato a Castello di Cisterna perché trovato in possesso di una pistola semiautomatica e di munizioni. Si tratta di Gennaro Longo, 44enne con precedenti penali per reati contro il patrimonio. L’uomo è stato rinchiuso nel carcere napoletano di Poggioreale in attesa della convalida del fermo. La pistola invece sarà inviata al Racis di Roma per verificare se è stata utilizzata in fatti di sangue o in intimidazioni.