Il Teatro San Carloomaggia, all'inizio della sua stagione operistica 2016-2017, Daniela Dessì. Al soprano scomparso lo scorso agosto, è infatti dedicata l'Adriana Lecouvreur in scena da questa sera.

Daniela Dessì, la carriera

Il ruolo principale dell'Opera di Francesco Cilea era stato uno dei più eseguiti e rappresentativi della carriera della soprano genovese, particolarmente legata a Napoli. La Dessì è stata interprete di un panorama vastissimo, comprendente non solo i titoli più famosi della produzione operistica mondiale. Esordì nel 1979 con un'opera di Pergolesi, La Serva padrona e subito dopo si affermò al grande pubblico vincendo il concorso per voci liriche indetto dalla Rai e intitolato a Maria Callas.

Da quel momento si impose la più moderna e giovane interprete italiana di musica operistica nel panorama contemporaneo. Nei 70 ruoli che ha interpretato nella sua carriera, unposto particolare per gli amanti partenopei dell'opera lo ha quel Flaminio protagonista dell'opera di Pergolesi che una Dessì giovanissima interpretò nel 1982, pochi anni dopo il debutto, proprio sulle assi del lirico partenopeo. Durante tutte le repliche dello spettacolo sarà esposto nel foyer del teatro proprio il costume originale che la soprano indossò in quell'occasione, ulteriore simbolo dell'omaggio. Il ricordo dell'artista da parte del Lirico di Napoli è il primo dopo la prematura scomparsa, nonostante siano state numerose le sue collaborazioni con i maggiori teatri del mondo, tra cui la Scala di Milano dove ha a lungo collaborato con il maestro Riccardo Muti, toccando un repertorio vastissimo, comprendente anche una messa in scena del Requiem di Giuseppe Verdi.

Adriana Lecouvreur, le date

L'opera di Francesco Cilea sarà in scena al San Carlo dal 16 ottobre fino al 23 del mese, con repliche sia pomeridiane che serali. A dirigere la produzione Daniel Oren, a cui è affidata la responsabilità di riportare quest'opera, iconica della produzione di Cilea, a Napoli dove manca dal 2004. In quell'ultima rappresentazione Adriana era Daniela Dessì.