pompei continua a stupire e in positivo. L'ultima iniziativa prende il nome di Tesori sotto i lapilli. Arredi, affreschi e gioielli dall'Insula Occidentalis, esposizione installata all'interno dell'Antiquarium degli Scavi di Pompei e aperta al pubblico dall'11 settembre 2017 al 31 marzo 2018.

I reperti archeologici proposti durante il percorso espositivo sono stati rinvenuti sotto i lapilli dopo anni di scavi. Arredi, pitture parietali e oggetti, il cui studio ha permesso la ricostruzione della storia di una delle tante famiglie che ha cercato la salvezza durante l'eruzione del Vesuvio.

Essa abitava la Casa del Bracciale d'Oro, tra le ville più note dell'Insula Occidentalis, quartiere ad ovest della città antica. Attualmente l'abitazione è chiusa per interventi di restauro.

Il bracciale d'oro, che dà il nome alla domus, è il grande protagonista della mostra. L'oggetto, rinvenuto al polso di uno dei componenti della famiglia, pesa 610 grammi. Interessante ciò che rappresenta: due teste di serpente che reggono tra le fauci l'immagine della dea Selene.

Presenti all'interno dell'esposizione anche i corpi delle vittime che, in quella casa, trovarono la morte. Essi sono esposti nella forma di calchi in gesso. Lo studio delle posizioni in cui sono stati rinvenuti ha rivelato molto sulle dinamiche della fuga: un bambino e due adulti cercarono riparo nel sottoscala di uno degli ambienti di servizio della domus.

La rinascita di Pompei

La mostra Tesori sotto i lapilli è solo una delle tante iniziative che, da circa un anno a questa parte, contribuiscono alla rinascita di Pompei. Lo conferma anche Laura Boldrini, presidente della Camera, che due giorni fa ha deciso di recarsi nella cittadina con i presidenti dei Parlamenti del G7.

Una scelta dettata dalla voglia di mostrare ai propri colleghi un lavoro eccezionale che fa comprendere quanto l'aiuto dell'Europa sia importante per la salvaguardia del patrimonio culturale italiano.

La Boldrini si dice orgogliosa e reputa Pompei una scommessa sicuramente vinta.

E in effetti ha ragione. Se vi è stato un periodo in cui gli Scavi di Pompei erano noti solo per i crolli e la cattiva manutenzione, ora sembra essere arrivato un vento favorevole. Tra le iniziative degne di nota, l'apertura, lo scorso dicembre, di un percorso per disabili. Esso attraversa il sito archeologico per tre chilometri e permette alle persone diversamente abili di potere godere a pieno degli splendidi resti della città antica.