Nella notte di martedì 16 marzo i carabinieri del comando di Portici, provincia napoletana, hanno arrestato C B e A T con l'accusa di maltrattamenti in famiglia con lesioni gravi e maltrattamento di minore.

Sembra infatti che abbiano maltrattato il figlio neonato, nato 4 giorni prima in casa; la coppia avrebbe deciso di non chiedere aiuto alcuno, neanche agli assistenti sociali che già li seguivano per via dei precedenti figli di cui avevano perso la patria potestà.

Le dinamiche dell'accaduto

Dalle prime ricostruzioni sembra che la donna abbia partorito da sola in casa tra sabato 13 e domenica 14 marzo e che non abbia richiesto l'aiuto né dei sanitari né di nessun altro.

Sembrerebbe però che il parto abbia avuto delle conseguenze impreviste perciò l'uomo avrebbe deciso di dare l'allarme durante la notte scorsa, forse preoccupato dalle condizioni in cui si trovavano la moglie e il figlio; i paramedici, immediatamente accorsi nell'appartamento di Via Diaz, hanno trovato la donna con gravi conseguenze fisiche dovute al parto casalingo mentre il neonato presentava delle lesioni e delle ustioni sul corpo, probabilmente dovuti ad acqua bollente o candeggina, che necessitavano di medicazione.

I sanitari che hanno risposto alla segnalazione hanno immediatamente trasportato il neonato all'ospedale pediatrico Santobono dove il piccolo è stato sottoposto a un intervento chirurgico d'urgenza; attualmente si trova in terapia intensiva e la sua prognosi è riservata.

Hanno inoltre ricoverato la madre nel reparto psichiatrico dell'Ospedale Loreto Mare.

Le indagini

I carabinieri hanno ora aperto un'inchiesta e, dato che la coppia era già nota alle forze dell'ordine, ne hanno disposto l'arresto; l'uomo è stato fermato e portato nel carcere di Poggioreale mentre la donna è piantonata nella sua stanza ospedaliera e si procederà anche con il suo arresto non appena verrà dimessa.

Il provvedimento nei confronti dei genitori è stato emesso dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone e dal sostituto procuratore di Napoli Francesca De Renzis ed eseguito dalla sezione operativa del comando di Torre del Greco e dai carabinieri di Portici intorno alle 2 della notte tra il 16 e il 17 marzo.

Dalle prime ipotesi gli inquirenti sembrano supporre che, siccome la coppia aveva già perso la patria potestà degli altri figli, abbia deciso di nascondere la nuova gravidanza per evitare l'allontanamento anche di questo neonato da parte dei servizi sociali.

La donna inoltre sembra avere un trascorso di problemi psichici.

Gli investigatori continueranno a indagare nelle prossime ore per chiarire meglio l'accaduto e formalizzare l'accusa della coppia che al momento rischia di essere perseguita per maltrattamenti aggravati con lesione di minore in famiglia.