Secondo i dati del Ministero delle Politiche Agricole, ogni giorno vengono ricoperti dal cemento 100 ettari di superficie agricola. Dagli anni Settanta la superficie agricola utilizzata è scesa del 28%, 5 milioni di ettari di terreni agricoli, una superficie pari a Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna insieme. Minor terreno destinato alla produzione agricola potrebbe avere gravi conseguenze in un futuro non troppo lontano in cui il cibo potrebbe scarseggiare.

Su proposta del Ministero, il Consiglio dei Ministri ha di conseguenza approvato un disegno di legge per contrastare la cementificazione selvaggia.

Tocca al Parlamento adesso riuscire ad approvare tale disegno di legge entro la fine della legislatura. Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha affermato che "è un provvedimento molto significativo, che rimedia molti mali che caratterizzano l’Italia, la società italiana e l’economia italiana, oltre che il suolo italiano" e che "Forse avremmo dovuto inserirlo nel salva Italia, perché qui c'è molto di salvezza di un’Italia concreta". Il Ministro delle politiche agricole Catania ha riferito che chiederà alle Camere di calendarizzare al più presto il ddl.

Il provvedimento prevede che venga periodicamente fissata l'estensione massima nazionale di superficie agricola edificabile. Spetterà poi alle regioni ripartire il limite tra i propri Comuni.

Il Ministro Catania ha aggiunto che "Per rendere il sistema ancora più solido abbiamo previsto di interdire i cambiamenti di destinazione d'uso per i terreni agricoli che abbiano ricevuto aiuti dalla UE per i successivi cinque anni dal recepimento dei sostegni". Il ddl prevede anche di istituire un comitato che effettui un monitoraggio del consumo di terreno agricolo nazionale ed il mutamento di destinazione d'uso delle superfici agricole.

Il provvedimento ha ricevuto approvazione da parte delle associazioni ambientaliste e delle organizzazioni degli agricoltori (CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri). Non mancano, però, le critiche da parte di alcune di queste organizzazioni relativamente ad alcuni aspetti del ddl, principalmente al vincolo di destinazione d'uso per chi ha beneficiato di aiuti europei.