Il risultato uscito dalle urne di questa tornata elettorale, per eleggere sindaco e consiglio comunale di 565 comuni, soddisfa solamente i vecchi partiti politici che godono di questa boccata d'ossigeno, visto che la loro definitiva bocciatura non c'è stata, perchè anche l'antipolitica ha scelto di astenersi dal voto. Una così bassa affluenza alle urne non si era mai vista. Dai dati del Viminale emerge che ha votato il 62,38 % rispetto al 78,84 delle precedenti amministrative. A Roma addirittura è andata a votare la metà degli aventi diritto.

Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo esce ridimensionato dalle urne rispetto al risultato ottenuto nelle precedenti Elezioni politiche. I deputati e senatori del M5S si sono riuniti per capire quali siano stati gli errori commessi in questa campagna elettorale per le amministrative e chiedersi da dove ripartire, pur consapevoli di essere stati vittima di una bastonata comunicativa che non ha precedenti, e questa la dice lunga sul fatto che stampa e televisione occupino un ruolo decisivo nel governo di questo Paese.

Carla Ruocco, deputata a 5 stelle del Lazio, ha fatto sapere che d'ora in avanti i parlamentari del Movimento 5 Stelle dovranno trovare il modo di portare a conoscenza dei cittadini tutto il lavoro che stanno svolgendo dentro il Parlamento. Anche per Massimo Artini, deputato a 5 stelle della Toscana, il problema rimane il rapporto del Movimento 5 Stelle con la stampa e aggiunge che è necessaria una migliore comunicazione per portare a conoscenza di tutti il lavoro che stanno svolgendo e le proposte su cui lavorano con tanto impegno e fatica.

Dalle prime pagine dei quotidiani nazionali, così come pure dai salotti televisivi improntati sui risultati di queste elezioni, traspare una evidente soddisfazione per la sconfitta di Grillo. Giornalisti ed esponenti della vecchia partitocrazia gridano piena soddisfazione per la tenuta del Partito Democratico che, nonostante le tante contraddizioni di quest'ultimo periodo e nonostante "l'inciucio" con il partito di Berlusconi, ottiene la vittoria al primo turno in cinque capoluoghi e sorride per i risultati usciti dalle urne.

Quasi tutti ignorano però che c'è stato un rifiuto al voto di grandissime proporzioni che non può essere sottovalutato e che non dovrebbe dare spazio ad alcun festeggiamento di sorta. C'è una parte di cittadini, non trascurabile per le sue dimensioni, che rifiuta di votare questi partiti per il semplice fatto che non hanno nessuna soluzione da offrire per risolvere la crisi che attanaglia la maggior parte delle famiglie italiane. Se l'astensione al voto cresce, toccando in alcuni casi punte che arrivano addirittura al 50%, significa che la politica non sa offrire nulla di valido, ed è più preoccupante il fatto che in Italia nessuno riesca a proporre una valida alternativa che possa finalmente invertire la rotta.