Il 2 giugno 2013 si celebrerà in tutta Italia il 67° anniversario della nascita della Repubblica.

Il 2 e 3 giugno del 1946 il popolo italiano, uscito da una seconda guerra mondiale devastante, si recò alle urne per scegliere quale forma di nazione preferiva dopo 85 anni di Regno d'Italia sotto i Savoia. Allo scopo fu indetto un referendum istituzionale a suffragio universale; per la prima volta, in una contesa elettorale nazionale, le donne italiane poterono partecipare al voto.

Il risultato fu a favore della Repubblica con 12.718.641 voti contro 10.718.502.

Dopo l'esito della votazione i monarchi di Casa Savoia furono costretti all'esilio.

La data del 2 giugno divenne festa nazionale in onore della Repubblica. Fu spostata alla prima domenica di giugno, per motivi di risparmio economico, dal 1977 al 2001 quando per merito principale del Presidente Ciampi il 2 giugno ritornò ad essere considerato un giorno festivo.

La cerimonia ufficiale dei festeggiamenti comprende a Roma: la deposizione di una corona d'alloro al Milite ignoto sull'Altare della Patria e, presso i Fori imperiali, la tradizionale parata militare (la prima nel 1950) alla presenza delle più alte cariche dello Stato.

Nel 1963 la parata  non venne effettuata per le gravi condizioni di salute di papa Giovanni XXIII, nel 1976 non venne effettuata, a causa del disastroso terremoto che colpì il Friuli.

Nel 2012 la parata del 2 giugno venne dedicata ai terremotati dell'Emilia. Dal 1978 al 1982 fu sospesa per motivi di austerità economica.

Quest'anno la parata militare è oggetto di parecchie polemiche. Numerose sono le voci che considerano un grave errore "sprecare" qualche milione di euro, in questo momento di grave crisi economica, per svolgere una cerimonia di cui non si vede la necessità.

La cifra potrebbe essere impiegata in modo più utile per sostenere le famiglie italiane che versano in grosse difficoltà. Si pensava fossse meglio agire come nel 1978 con una sospensione. Niente da fare. Ha prevalso la forza della tradizione e la parata si terrà regolarmente seppure con una spesa più contenuta.

Anche i fautori della sobrietà hanno ottenuto un buon successo.

La decisione presa consiste in questo: forze armate e forze dell'ordine avranno un'unica festa annuale: quella della Repubblica il 2 Giugno. È stata decretata la fine dei vari festeggiamenti singoli dell'Esercito, della Marina militare, dell'Aeronautica, dei Vigili del fuoco, della Protezione civile e della Guardia forestale. Per tutti la festa del 2 giugno assume dunque un'importanza sempre più rilevante.