Da poche ore è in rete L'esercito della libertà, sito creato dai sostenitori di Silvio Berlusconi allo scopo di arruolare "soldati" e "capitani di reggimento" da schierare al fianco dell'ex Presidente del Consiglio. Arruolarsi è semplice: basta compilare un modulo.

"Stiamo strutturando l'esercito sul territorio nazionale", si legge sul sito, "se desideri comandare un reggimento, impegnarti a gestire gli arruolati della tua zona, e reclutare nuove leve per la causa della difesa di Silvio (...) spedisci una tua foto ed una breve motivazione del perché ami Silvio".

L'esercito ha anche un servizio d'ordine, offerto da un'"organizzazione aderente". L'imprenditore che ne è a capo scrive: "con enorme piacere metto a disposizione dell'Esercito di Silvio la mia organizzazione per portare migliaia di volontari esperti nella sicurezza per organizzare la sicurezza nei comizi pubblici del Presidente (...) utilizzando anche la nostra unità cinofila. Mi arruolo per la giustizia".

Se state pensando ad una bufala, dovete ricredervi: Libero, l'organo di stampa del Popolo della Libertà, ne ha appena annunciato la nascita. L'esercito esiste davvero, e conta già oltre 1300 arruolati.

Il sito, ufficialmente promosso da un gruppo di imprenditori "azzurri", si propone di organizzare i militanti in un esercito nazionale a difesa del Cavaliere dalle "toghe rosse".

L'obiettivo infatti è chiaro, l'esercito soccorrerà Berlusconi nella sua Guerra dei Vent'anni. 

Il giuramento, nel modulo di adesione, recita: "dichiaro di volermi arruolare nell'Esercito di Silvio per difendere il presidente Berlusconi e combattere al suo fianco la Guerra dei Vent'anni". Una guerra nata, a detta di Berlusconi, contro la magistratura politicizzata, che lo avrebbe perseguitato al fine di distruggerlo politicamente. Nell'ultimo mese, dopo lo speciale così intitolato mandato in onda su Canale 5, il tema della Guerra dei Vent'anni si è diffuso a macchia d'olio negli interventi di onorevoli e deputati ospiti nei talk-show televisivi.

E se c'è una guerra in atto, può non esserci un esercito? Ovviamente no. Eccolo l'esercito, pronto a imbracciare le armi. Metaforicamente parlando, s'intende. Le armi saranno quelle del volantinaggio, delle manifestazioni pacifiche, dei gazebo, della diffusione politica via web, etc. Niente di sovversivo. Ma per questo non bastavano i circoli territoriali del partito?

Intanto a Montecitorio si discute sulla proposta del neo-presidente della Commissione Giustizia, Nitto Palma, di sanzionare e trasferire d'ufficio i magistrati politicizzati, sospendendo per sei mesi i processi che hanno in carico. Se la proposta dovesse essere accolta, l'Esercito di Silvio avrebbe già vinto.