Indipendenza catalana come quella padana? Per molti italiani lo spirito indipendentista catalano assomiglia molto a quello leghista, che ambisce alla separazione della Padania dal resto d'Italia: entrambi, infatti, criticano il potere prepotente della capitale che spreme la ricca regione a favore delle aree del Sud più povere. Bene, le coincidenze terminano qui: difatti la Catalunya possiede una storia, una lingua, un'arte e una cultura radicate in un contesto molto più concreto e ampio di quello padano e, soprattutto, i cittadini catalani non devono vergognarsi ogni settimana per le dichiarazioni razziste e les boutades dei parlamentari nazionali ed europei della Lega.

La Via Catalana verso l'indipendenza

L'Assemblea Nazionale Catalana (ANC) ha presentato la settimana scorsa la Via Catalana verso l'indipendenza, la catena umana che percorrerà la Catalunya il prossimo 11 settembre: questa data celebra la sconfitta storica catalana del 1714 in cui Barcellona cadde nelle mani delle truppe borboniche di Filippo V di Spagna durante la Guerra di Secessione Spagnola dopo 14 mesi d'assedio.

L'obiettivo politico della mobilizzazione è quello di accelerare la convocazione della consultazione e internazionalizzare la volontà dei catalani, convertendo la catena umana nella soglia dell'indipendenza.



Il percorso della Via Catalana

La catena umana seguirà il litorale catalano dai Pirenei alla Comunità Valenciana e andrà da Alcanar a La Jonquera, permettendo anche al resto dei paesi catalani di sommarsi al progetto simbolicamente, anche se fuori della comunità autonoma Catalana.

Il percorso della catena supererà i 400 chilometri e passerà per 86 municipi del Principato: la catena s'ispira alla via Baltica dell'anno 1989, che ha unito Lituania ed Estonia, passando per Lettonia, e che è stata l'anticipo dell'indipendenza dei Paesi Baltici dall'Unione Sovietica. Cinque anni dopo i Paesi Baltici raggiunsero il loro obiettivo.

Per ora 'Visca Catalunya'!