La povertà nel paese in questi ultimi anni, è una condizione divenuta comune a molte famiglie. Difficoltà ad arrivare a fine mese, a sostenere spese banali, a dare vestiario nuovo e anche i soldi per spese di prima necessità, per cornetto e merendine, o un semplice panino per la colazione a scuola ai propri figli.

Si per molti la crisi non c'è, ma molti altri vivono in condizione di assoluta indigenza o rasentano la povertà. Nessuno ne parla ma ce ne sono e si nascondono perché la povertà fa vergognare. I nuclei familiari delle famiglie italiane sono composti da figli e genitori, ma in molti casi anche dai nonni, e, se i genitori non lavorano sono proprio i nonni a portare avanti intere famiglie, con prole.

Anche ragazzoni giovani e forti, spesso sono mantenuti dai genitori pensionati, perchè non trovano un posto neanche nei lavori più umili. Intere famiglie costrette a vivere con 800 euro o pensionati con molto meno dai 300 euro ai 700 non si arriva a fine mese.

Una buona fetta della popolazione italiana, vive in condizione di estrema sofferenza, e, il governo attualmente non se n'è fatto carico, ogni intervento necessita di tanti milioni da destinare a quello o all'altro progetto, e dove trovarli? E che dire delle imprese che chiudono giornalmente? I governi si sono mai chiesti quali sono i motivi? Hanno mai pensato come e perché? I governi tolgono ai poveri e ai dipendenti pubblici riducendo stipendi o togliendo posti di lavoro, ma non fanno che timide politiche che incrementino l'occupazione.

Non si può certo dire che non ci sono soldi, i soldi ci sono ma i soldi della casta non si toccano, i soldi dei milionari del paese non possono subire un'ulteriore tassazione, le auto blu e tutti i privilegi dei parlamentari non si toccano, o anche di assessori e dipendenti superpagati.

Le mille spese inutili del palazzo che portano sprechi per milioni e milioni di euro, non si toccano, non si parla di spese sotto i 100.000 euro ma spese superiori, che sono solo sprechi in tempo di crisi, e, le consulenze superpagate dallo Stato su qualunque e banalissimo argomento, sono necessarie?

Ci sono milioni di euro spesi male, basterebbe solo farli convergere per l'occupazione; operai, giardinieri, muratori, manovali, idraulici, personale di segreteria, assistenti sociali, infermieri professionali, assistenti anziani, centri sociali pubblici, ci sono milioni di posti che si potrebbero creare nei vari enti, togliendo fondi a spese folli.

Il nostro paese per poter funzionare necessità: di insegnanti e di personale impiegatizio nella scuola nonché di collaboratori e tecnici, ma i posti sono stati eliminati tagli per 200.000 unità. PPer non parlare di quelli alle altre P.A. e alla sanità tra riduzioni posti letto e di strutture ospedaliere, mentre dottori e il personale medico e paramedico, fanno orari assurdi. E mentre in corsia si muore per mancanza di personale medico insufficiente o inadeguato e/o incapace. Nel solo ambito scuola, sicurezza e sanità il mercato del lavoro ha un'offerta numerica elevata che si preferisce restringere per dirottare milioni di euro altrove, il lavoro è spreco?

Nel nostro paese con la sola messa in opera di rimedi anti-calamità potrebbero lavorare milioni di cittadini, le nostre città sono pericolose e intere zone a rischio ma i soldi dello Stato vanno destinati a ben altro.

Il lavoro c'è e pure i soldi, ma i vari governi che si susseguono non hanno coraggio, nessuno fa progetti per creare lavoro quando fino a qualche decennio era tutto diverso, molto diverso.