"Nonostantemolti fuori di qui non ci credessero, abbiamomangiato il panettone e,se continuiamo a lavorare bene, contiamo di mangiarlo anche ilprossimo anno".  Così afferma il Presidente del Consiglio Enrico Letta inoccasione dei tradizionali auguri di Natale con i dipendenti diPalazzo Chigi. Ma il Presidente non sa, o dimentica di saperlo, chenellenostre campagne, nel periodo più freddo, nel mese di dicembre inparticolare, intere famiglie di contadini si riuniscono perammazzare e "lavorare" il maiale.

Una tradizione che ci riportaalla nostra saggia cultura contadina.

Non solo quindia Natalesi mangia il panettone, ma a Natale si ammazza anche il porco. C'è chi vive nell' agiatezza,senzaparticolari patemi d'animo e si dimostra fiducioso nel suo domani, c'è chi vive distenti e si arrabatta per andare avanti. Fuori dalla metafora, iquota 96 rappresentano "il porco" dasacrificare,daimmolaresull'altare della patria, pur di far fronte alle esigenze delquotidiano vivere di una nazione allo stremo delle sue forze? Forseche questi non rappresentano o hanno rappresentato degnamentel'Italia onesta, l'Italia che lavora, l'Italia che educa i giovaniche ci governeranno domani?

Nonpiù di un mese fa, la ministra Carrozza ebbe a dire: "Il mestieredell'insegnante è usurante, ma ora abbiamo leggi che dobbiamorispettare.

Certo,è necessario rimediare ai guasti che abbiamo fatto come quelli, icosiddetti "quota 96", che non sono riusciti ad andare inpensione". La Ministra si ricorda di questi impegni presipubblicamente? O lei ricorda solo che è dicembre e che bisognaammazzare il porco?

Lalegge di stabilità in discussione alla Camera è un'occasione perpoter rimediare "ai guasti" fatti, da una classe politicacamaleontica quanto miope che si dimentica troppo spesso di chi servelo Stato con diligenza ed abnegazione. Quousquetandem abutere, Catilina, patientia nostra?