Chi ha una certa età si ricorderà sicuramente di Gugliemo Giannini, giornalista e commediografo che fondò il giornale intitolato "L'Uomo Qualunque", un foglio di quattro facciate con l'emblema di una pressa che schiacciava un piccolo uomo, simbolo della politica che opprimeva il piccolo borghese, mentre sotto la testata compariva una vignetta dove un pover'uomo scriveva su un muro: "abbasso tutti ".

Era un giornale antipolitico: il suo autore, infatti, non vedeva di buon occhio i politici di allora. Il giornale ebbe un grande successo e le sue idee cominciarono a piacere alla gente tanto che si convinse a formare un nuovo partito.

Soprattutto per questo si può paragonare a Beppe Grillo, famoso per i suoi slogan e per i suoi colorati epiteti verso tutti i nostri politici, sia di destra che di sinistra. 

Una delle rubriche più seguite del giornale "L'Uomo Qualunque" s'intitolava "Le vespe" e conteneva molti pettegolezzi sugli uomini politici e sugli intellettuali. Storpiava, inoltre il nome degli avversari: Calamandrei veniva chiamato Caccamandrei, Salvatorelli diventava Servitorelli, Vinciguerra Perdiguerra. 

Così, nel 1946, nacque il nuovo partito che partecipò alle elezioni nazionali per l'Assemblea Costituente del 2 giugno dello stesso anno: arrivò al 5,36% dei voti e totalizzò 200.000 preferenze, superando tanti politici affermati tanto che, più avanti, entrò a far parte del governo De Gasperi.

I punti cardine del Qualunquismo erano: lotta al comunismo, lotta al capitalismo della grande industria, sostegno del liberismo economico individuale, limitazione del prelievo fiscale, negazione della presenza dello Stato nella vita sociale del Paese. Nel 1948alle elezioni del 18 aprile, il partito di Giannini entrò a far parte del Blocco Nazionale assieme al PLI ma, ottenendo pochi voti, si sciolse.



Il Giannini di quei tempi potrebbe essere paragonabile a Grillo: sul suo giornale comparivano parolacce ed epiteti che avevano un contenuto simile a quelli urlati da Grillo contro gli avversari politici, con la sola differenza che Giannini aveva formato un vero partito, mentre Grillo ha formato un movimento.