"Vi scrivo con un grande rammarico e con un senso forte di delusione", così inizia una nota dell'avv. Domenico Naso, a commento della sentenza della Corte Costituzionale, che non ha riconosciuto il diritto acquisito degli operatori scolastici per andare in pensione con le regole vigenti ante riforma Fornero. Ricordiamo che Domenico Naso è l'avvocato che ha assistito molti degli operatori scolastici in quota 96, in tutti i gradi della Giustizia, tra decisioni di Tribunali contrastanti, sentenze opposte del Consiglio di Stato o della Corte dei Conti, a cui si erano rivolti sino ad arrivare alla Corte Suprema.
"Anche questa volta "la Giustizia" ha perso l'ennesima occasione per far valere le proprie ragioni ed è stata bloccata sul terreno di un tecnicismo che molto poco a che fare con la vita reale - continua l'avvocato - francamente … penso che in realtà l'Ordinanza della Corte Costituzionale ha di fatto chiuso la strada ad una soluzione giudiziaria".
E' il commento amaro, che certamente lascia intravedere non solo la sua delusione, ma anche l'impossibilità di intraprendere nuove azioni giudiziarie contro i poteri forti della politica. Difatti afferma di dover convenire su quanto scritto dal Magistrato dottor Roberto Amorosi quando afferma che: "A questo punto però serve a poco dibattere, perché nessun giudice oserà più mettere in discussione la legittimità della disposizione in contestazione...le sentenze della Corte costituzionale non sono impugnabili."
L'avvocato indica l'alternativa, quella che da sempre e da più parti è stata dichiarata come l'unica possibile "A questo punto penso che solo la politica può realisticamente intervenire a modificare una palese ingiustizia". Sì, proprio la palese ingiustizia che da parte dei Ragionieri tecnici dello Stato non viene e non vuole essere riconosciuta.
Ed inoltre a quali politici i quota 96 si possono rivolgere? Forse a quelli che in questi mesi, o meglio in questi due anni, a parole e solo a parole, hanno sposato la loro causa? C'è poco da stare allegri! Forse ci si può fidare della Ghizzoni? E' vero, quella è stata sempre presente. C'é sempre stata, insieme alla Incerti. Ma bastano loro due? C'é bisogno dell'appoggio convinto ed autorevole del Partito Democratico a cui esse appartengono, per dare una svolta significativa alle speranze del popolo dei quota 96. L'occasione sarà data il giorno 8 gennaio con la convocazione dell'XI Commissione Lavoro in sede referente.
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