Dopo essere stato arrestato dalla polizia, su disposizione della Procura di Siracusa ,con l'accusa di omicidio colposo plurimo il conducente dell'auto travolta dal torrente Asino, Antonio Restuccia, 33anni, rende nota la propria posizione attraversi il legale Paolo Signorello: "Ritengo che tutti quanti erano d'accordo nell'attraversare il fiume", così si esprime l'avvocato che poi aggiunge "non avrebbe fatto mai un'imprudenza perché lui per primo avrebbe rischiato la vita ed inoltre è stato lui a sfondare il vetro per salvare le altre persone". Ma sull'uomo pesa l'accusa della cugina, madre della bambina morta, la quale sostiene la tesi di aver ripetuto più volte a Restuccia di tornare indietro e di non attraversare il fiume. Non è stata ancora fissata l'udienza di convalida dal Gip del Tribunale di Siracusa

Qualunque sia stata la verità un mio personalissimo pensiero riguarda il degrado delle strade italiane, è inconcepibile come nel 2014 si possa ancora morire per delle strade dove neanche con i carrarmati si può stare sicuri. Mi vengono in mente quelle persone che vivevano nel messinese che sono morte perché travolte dalle valanghe di fango cadute da una montagna, oppure alle alluvioni in Sardegna, dove le strade erano state allagate a causa della pessima manutenzione dove non filtrava più acqua. Insomma cari signori che dire, speriamo che in futuro la nuova classe politica stia più attenta anche alla giusta manutenzione di tutta la rete stradale.