Non sembra più intenzionato a fermarsi il premier Matteo Renzi, il quale, dopo avere quasi portato a casa il Jobs Act che secondo le intenzioni dei promotori dovrebbe risolvere la situazione del lavoro precario nel nostro paese, anche se non si capisce se dal punto di vista dei lavoratori o delle imprese, rilancia adesso con la sua operazione di modifica del 740, il modello per le dichiarazioni dei redditi. La notizia è riportata da "La Repubblica".

Il premier, ex rottamatore, ora "abolitore", così potrebbe essere definito Renzi, che si propone di cancellare anche l'attuale Senato, pur tra consistenti difficoltà, si scaglia ora contro l'attuale modello 740 ed afferma con la classica perentorietà che dal prossimo anno, il modulo per la dichiarazione verrà abolito e al suo posto ne verrà creato uno nuovo.

Tutto ciò al fine, come dichiarato dal premier, di favorire una semplificazione del meccanismo di dichiarazione fiscale.

L'occasione per l'annuncio è stata la visita a Genova, presso l'Istituto Italiano di Tecnologia, che otto anni fa era un deposito appunto per i modelli 740. Il premier ha affermato l'esigenza di semplificare per competere con realtà più ricche e sane dal punto di vista economico. Matteo Renzi ha poi chiuso con un'esortazione e insieme un augurio ai ricercatori dell'Istituto, affermando come dal loro lavoro l'Italia si aspetti grandi risultati, come ad esempio il Nobel. Chissà se qualcuno di loro, tra la platea, avrà pensato, seppure solo per qualche istante, ai tagli lineari imposti dai vari governi negli ultimi anni al settore della ricerca?