"Si sta diffondendo la pratica di autorizzare nuove spese indicando che la copertura sarà trovata attraverso future operazioni di revisione della spesa o, in assenza di queste, attraverso tagli lineari delle spese ministeriali".
E' questa l'esternazione di Cottarelli, commissario per la spending review, chiamato per sanare i conti dello Stato Italiano, appena approvato dalla Camera dei Deputati il decreto legge sulla Pubblica Amministrazione, fortemente voluto dalla Ministra Maria Anna Madia. Decreto che contiene un emendamento particolare: la salvaguardia del personale scolastico, ex quota 96, che non era potuto andare in pensione per un madornale errore commesso al momento dell'approvazione della legge sulle Pensioni varata dal governo Montinel dicembre 2011 ed a firma dell'allora Ministro prof.ssa Elsa Fornero.
Esternazione che ha fatto tremare il governo e che ha avuto subito una sponda speciale ed un appoggio incondizionato da parte, guarda caso, dei tecnici della Ragioneria dello Stato.
Difatti questi ultimi hanno tirato "unghie e coltelli" contro, in particolare, l'emendamento pro quota 96. Come se le responsabilità del deficit statale fosse da attribuire a quei quattromila sfortunati che hanno avuto solo la malasorte di essere incappati nelle maglie della legge Fornero. Legge che, come dicevamo, commise un errore fatale: non tener conto della specificità del calendario scolastico. Ora l'approvazione da parte della Camera dell'emendamento a firma di Ghizzoni ed altri, e che ha avuto il sostegno di tutti i partiti, a favore del personale scolastico, docenti, amministrativi e tecnici, ha scatenato l'ira del Cottarelli che non vede di buon occhio il pensionamento di tali operatori con la normativa anteFornero, perchè troppo onerosa per lo Stato.
Ma di che cifre stiamo parlando? Di quattrocento milioni spalmati in più anni. E sono proprio questi quattrocento milioni che servono per sanare buchi di bilancio causati negli anni da governi "allegri"? Per Cottarelli pare proprio di sì, come pure per la "proterva" Ragioneria. Secondo costoro il pensionamento minerebbe il cammino dei tagli preventivati con i propositi di contenimento della spesa nei mesi a venire.
Secondo il Cottarelli pensiero, andare incontro alle aspettative dei quattromila, dimostrerebbe che la spesa da sostenere minerebbe gli obiettivi di taglio alla spesa pubblica che sono stati sbandierati come prioritari. Un'operazione che mal si concilia con il suo piano di austerity. Assisteremo nei prossimi giorni ad un clamoroso addio? Seguiteci, esprimendo il vostro pensiero. Noi vi terremo sempre aggiornati.