Lo spunto di riflessione è offerto da un articolo pubblicato su Orizzonte Scuola dove in un liceo calabrese, il Tommaso Campanella di Lamezia Terme, in una mozione che l'assemblea ha approvato all'unanimità, la Buona Scuola di Renzi viene bocciata. Troppi i favori ai privati e molti gli obblighi per i nuovi docenti precari assunti dalle Gae.
Il grande inganno
Uno scopo questo governo lo ha raggiunto. Ha prodotto una spaccatura tra i docenti precari dividendo da un lato quelli che saranno immessi in ruolo con la Buona Scuola e dall'altro quelli che dovranno affrontare un concorso nel 2015 che in realtà non ci sarà mai.
Converrà che chi si trova in I fascia rifletta attentamente sulla frode che questo governo sta perpetrando in loro danno. La scuola diventerà sempre più simile ad una azienda, dove conta solo il profitto e la concorrenza tra insegnanti. Lavoreranno di più e gratis. Le supplenze che obbligatoriamente dovranno affrontare non saranno retribuite. Il governo è convinto che la classe non sia preparata ed abbia bisogno continuo di aggiornamento, con conseguenti aggravi di spesa per i docenti che andranno a ridurre stipendi che resteranno bloccati. Se va bene, saranno 1200 euro al mese fino al 2021 con una settimana lavorativa piena, senza giorno di riposo e dove le ora effettivamente lavorate diventeranno 40!
E dulcis in fundo, tanto per alleviare lo stress enorme che li coglierà accettando che passi questa riforma, saranno sempre in discussione. Infatti, per i nuovi assunti verrà adottato il contratto a tutele crescenti, il che significa rischiare di tornare in mezzo alla strada dopo 36 mesi. Cui prodest?
Ritrovare coesione
Il Collegio dei Docenti del liceo calabrese, giudicando questo progetto peggiorativo rispetto alle condizioni attuali, esprime parere negativo al Piano proposto dal duo Giannini Renzi.
Non piace l'idea di dividere i precari in tanti gruppetti facilmente utilizzabili, spostabili di sede in sede e trasformandoli in tappabuchi quando occorre. Più che una riforma questa appare una mattanza, un mega spot elettorale teso a conservare un potere che scricchiola comprando il parere favorevole dei 148.000 aspiranti al ruolo.
Per questo motivo, tutti gli altri docenti, senza distinzione di titoli abilitanti, concorsi, Siss, Pas e Tfa devono cessare all'istante ogni litigio perché in questo modo fanno solo il gioco dell'esecutivo e dei privati che li vogliono gestire. Una stima della popolazione insegnante precaria precisa non è disponibile al momento, ma parlare di 500.000 persone non sarebbe lontano dal vero. Solo la coesione e l'unione di tutti, in primis di quelli inseriti nelle Gae, potrà evitare la truffa che Renzi sta perpetrando in danno di tutti. Aprite gli occhi e lottate con i colleghi dunque!