"Non siamo un partito, non siamo una casta. Siamo cittadini punto e basta." Sono le parole dell'inno che ha accompagnato l'ascesa del Movimento 5 Stelle guidato da Beppe Grillo nelle elezioni del 2013.

Con quelle parole il Movimento era entrato di forza sul palcoscenico della politica italiana conquistando un voto su quattro dei cittadini italiani. Quegli stessi cittadini che ieri hanno criticato Paola Taverna, già capogruppo del Movimento al Senato, apostrofandola di appartenere a quella casta tanto demonizzata.

Il Movimento 5 stelle, candidatosi quale medico per curare una delle più gravi malattie di questo Paese - la casta - ha finito per ammalarsene. Ne è stato contagiato. O questa è almeno la percezione dei residenti di Tor Sapienza, a Roma, dove da 10 giorni i residenti manifestano le loro paure e le loro preoccupazioni nei confronti di una realtà sempre più difficile da vivere: il degrado e la solitudine. Lamentano l'assenza dello Stato, lamentano di essere stati lasciati soli.

Ed ecco che la solidarietà portata loro da politici quali Borghezio o Meloni, o dalla stessa Taverna, viene tutta accumunata nella medesima accusa: passerella elettorale. E così quel Movimento nato per combattere i vizi della politica nostrana e moralizzarne i costumi, ecco che quel Movimento viene ora percepito come un partito qualunque, incapace di dare risposte o quantomeno infondere un barlume di speranza in una popolazione sempre più rassegnata.

Ma la cacciata di Tor Sapienza racconta anche la paura di un Movimento grillino di perdere il senso dell'orientamento, di aver rotto la bussola politica che l'aveva fin qui accompagnato. La paura di diventare un partito qualunque. Se l'isolamento politico nel quale si era chiuso sul piano nazionale e i discutibili apperentamenti a livello europeo potevano essere derubricati dai sostenitori come errori causati dall'inesperienza, la passerella elettorale di ieri mostra tutta l'esigenza di una politica nelle piazze e tra la gente. Per pensare di guidare un Paese, forse, un blog è troppo poco.