La generazione dei ragazzi che frequentano la scuola è ormai la cosiddetta "generazione dei nativi digitali". Ciò significa per loro la tecnologia è "ordinaria amministrazione". Se partiamo da questo presupposto, l'uso delle tecnologie a supporto della didattica diviene una logica conseguenza. L'immediatezza dell'informazione attraverso internet, la ricerca e l'ampliamento delle nuove conoscenze, la metodologia che cambia, l'apprendimento che diventa collaborativo nella rielaborazione in gruppo, sono la risposta ad un cambiamento generazionale che esige una risposta concreta da parte delle istituzioni, non esclusa la Scuola. Essere tecnologici a scuola non significa gettare via carta e penna o disconoscere il "profumo del vecchio libro". Questi sono i soliti luoghi comuni di cui si servono coloro i quali non condividono il percorso di apertura alla tecnologia che alcuni insegnanti o alcuni istituti scelgono di intraprendere.

Nella filosofia greca ricordiamo Aristotele, secondo il quale è necessario che per sviluppare la virtus si debba passare per l'esperienza, scegliendo di comportarsi secondo un equilibrio che il filosofo trova nel "giusto mezzo". Ecco quindi che diventa semplice delineare il profilo dei un insegnante "virtuoso" inteso come colui che opera con professionalità perseguendo l'obiettivo principe che è quello dell'educare ed istruire favorendo lo sviluppo della persona a partire dalle proprie peculiarità, dando a ciascun alunno le stesse opportunità. Una praxis quindi, che media tra esperienza ed innovazione, tra vecchio e nuovo, proprio perché il nuovo a volte rappresenta quel canale attraverso il quale assicurare opportunità a chi non è in grado di affermarsi in modo diverso.

Chi è il docente virtuoso quindi? È colui che è disposto a muoversi dalle proprie convinzioni, che si mette in gioco, che si pone allo stesso livello dei suoi alunni ed impara insieme a loro, è colui che trova strategie... Ma è anche colui che gestisce con la propria esperienza il processo educativo dei suoi alunni, colui che opera scelte in relazione alle singole situazioni, colui che sa quando utilizzare il tablet e quando carta e penna.... Colui che sa trovare un equilibrio tra vecchio e nuovo!