Si ha l'impressione che in Campania si sperimenti un nuovo modello politico del PD. La partecipazione dell'Udc di De Mita rappresenta una garanzia per la vittoria di Vincenzo De Luca che si profila a portata di mano. Il sindaco di Salerno ha fatto molto bene per la sua città ed è noto per il suo piglio determinato per perseguire obiettivi importanti. Non a caso la stessa città è una delle prime in Italia per la raccolta differenziata. Con De Luca non più un PD arroccato da una parte in contrapposizione con il resto della politica. Il dialogo è un'arma che sa usare bene per raggiungere traguardi essenziali.

Nel PD convivono due anime, a volte in contrasto tra loro. Chi è un pochino avanti negli anni ricorda che, subito dopo la seconda guerra mondiale, i due partiti più importanti, il PCI e la DC, si scontravano sui maggiori problemi del momento. A partire dalla riforma agraria alla scuola, pensioni, sanità, lavoro, ecc., era un continuo scontro nel solco della democrazia. Dal canto suo la DC, con una solida maggioranza governava ma non sottovalutava l'avversario e moltissime leggi erano rispettose dell'opinione dell'opposizione. Insomma due anime della politica, che per più di 50 anni, si sono combattute e sono vissute l'una per l'esistenza dell'altra ed alla fine si sono incontrate nel PD.

È un argomento che richiede tempo e spazio, ma possiamo affrontarlo con calma.

Per ora limitiamoci a dire, anzi a ripetere il motto cinese: "non importa se il gatto è bianco o nero, quello che importa è che acchiappi i topi". Per questo ben venga un accordo che abbia come finalità il bene comune. Sono tante le iniziative che possono essere prese per agevolare lo sviluppo nella terra campana. Basti solo pensare alla zona del Cilento e luoghi limitrofi, per uno sviluppo turistico di primissimo piano.

La Campania è una regione che, a parte i suoi problemi per fenomeni vari, ha una grossa potenzialità per cultura, turismo, agricoltura ed artigianato. Sono quindi molti i campi su cui lavorare per un futuro sviluppo.