Sono oramai 6 anni che indago nella direzione del "Famiglia in Italia", dopo esperienze analoghe che tutti possono reperire sul web. Prima pensavo, come tanti, che fosse la Donna a determinare il maggior numero di problemi di separazioni, conflitti con i figli, 'monetizzazione' del matrimonio, e così via. E che i cosiddetti "papaseparati" fossero un dato statistico o un'entità derivante dalla somma di queste problematiche di genere femminile. Ebbene mi sono dovuto ricredere in breve tempo, dopo che ho iniziato ad indagare a fondo sulle motivazioni in atti, esaminando più casi sparsi in tutta Italia, attraverso la propria associazione.
E ascoltando attentamente le mamme che si vedevano togliere i figli con provvedimenti definiti dalla giurisprudenza "a sorpresa", scoprivo che erano dei veri e propri blitz, come se stesse accadendo qualcosa di profondamente traumatico per quel minore segnalato. In realtà, andando a vedere le motivazioni depositate vi posso assicurare che in alcuni casi non c'erano nemmeno! Mentre negli altri casi si trattava di fumose considerazioni basate su "tratti della personalità" della mamma del tutto estranei a pericoli per il figlio stesso se non inesistenti e perfino burleschi, quasi sempre riferiti a "condizioni psichiche" non perfette.
Facciamo un esempio qualunque: quello di una mamma di Roma che si è vista apostrofare come donna istrionica nelle motivazioni dell'allontanamento di suo figlio in una comunità terapeutica.
Sapete cos'era un' istrione? Nell'Antica Roma, erano dei commedianti, un po' ballerini e un po' mimi, utilizzati, pensate un po', per limitare il potere coercitivo dei Giudici di quel tempo! Ora questo termine, l'istrionismo, indica una persona un po' esaltata o esibizionista, che enfatizza espressioni e i gesti. Beh, di certo non si tratta di una grave malattia contagiosa o di un tratto criminologico della personalità tale da indurre a pensare che i figli di quel soggetto cresceranno nel disagio assoluto.
Ma per il Tribunale per i Minorenni di Roma e gli Esperti è un problema grosso, al punto che sembra considerino l'Istrionismo un disturbo di personalità nella sfera sessuale, in area psicotica, degno di un percorso psicoterapeutico. Paradosso: nel caso recente della casa famiglia Monello Mare di Santa Marinella (RM) sembra che ad essere "istrionico" fosse il responsabile, ex giudice onorario e anche regista e sceneggiatore e autore di cortometraggi assieme ai bambini della comunità!
Allora quand'è che la teatralità è una patologia? E quando diventa una motivazione valida per tutelare un bambino dalla propria madre? E dire che in tempi antichi la madre, raffigurata dalla statuetta steatopigia, era considerata una dea della fertilità, e pochi esperti si disturbavano a definirla "istrionica" oppure "troppo amorevole", "poco presente" oppure "inadeguata". Termini generici e poco chiari per definire l'amore che una madre mette nella cura e la crescita dei propri figli.
Posso capire una donna che insegue col coltello in mano il proprio figlio a colazione, o che cerca di accendergli la sedia di paglia dov'è seduto, oppure che al posto del biberon gli dà una bottiglia di Cointreau, oppure che mentre lo allatta faccia sesso con tanti uomini attorno. Ecco forse in questi casi avrei il dubbio se allontanare il figlio oppure lasciarlo in quella situazione. Allora cosa sta succedendo attorno alla figura ancestrale della madre?