Visto i fatti, i personaggi e le vicende accadute in questi ultimi giorni, a proposito del caso Azzollini, ci rendiamo sempre più conto della lungimiranza di quel personaggio “strano” chiamato Grillo. In questi giorni abbiamo assistito, non certo per la prima volta, a un fatto grave che dovrebbe farci riflettere: sono stati calpestati i diritti del popolo sovrano da parte di un governo che oramai non è espressione degli italiani ma solo espressione di se stessa e del potere assoluto di alcuni personaggi, che con arroganza e con atteggiamento sprezzante, sfruttano la propria posizione Politica per il proprio tornaconto personale.

Un brutto esempio per la politica in questo momento di crisi, il 'caso' Azzollini

Dopo l’ennesimo pasticcio del Pd, il popolo italiano, serio ed onesto, si è improvvisamente svegliato da un lungo torpore. In questi anni gli occhi di molti elettori italiani sono stati stracolmi di “atropina”. Il mondo politico in generale, con la collaborazione fondamentale dei media (testate giornalistiche, tv, radio ecc) ha, di fatto, capovolto e sovvertito la realtà delle cose. La Politica ha tentato invano di celare la dilagante corruzione e gli insani affari che girano intorno ad importanti uomini politici che siedono in Parlamento. Eppure il caso Azzollini non si è potuto occultare. La deflagrazione ha provocato un frastuono talmente ridondante, da scuotere anche i più moderati e i più tolleranti degli elettori rimasti.

Un fatto gravissimo, fosco e per certi versi imbarazzante per tutti quei politici corretti e capaci che fanno politica seriamente e onestamente. Persino Debora Serracchiani, importante figura di spicco del PD, sostenitrice di Matteo Renzi sin dal primo minuto, stupita e incredula di quando successo, arriva persino a chiedere ufficialmente scusa agli italiani.

La rivolta del mondo “social”. I network impazzano contro il malaffare della politica, sia di destra che di sinistra.

“La solita sceneggiata messa in piedi per mettere a tacere i delatori del PD!” Questa è la frase ricorrente che si sente spesso citare sui social network. Ma questa volta è proprio dissenso con la “D” maiuscola quello che esce dalle labbra della Serracchiani.

E’ dissenso quello che esce dalla minoranza del PD ed è dissenso per un governo che di Sinistra non ha proprio nulla. Quasi quasi l’espressione utilizzata da Grillo a proposito di una consonante in più o in meno tra il “PD” e il “PD meno L”, oggi ci fa ridere a squarciagola.

Paradossalmente dovremmo ringraziare Azzollini. La sua vicenda conclusasi con il suo momentaneo “salvataggio” dall'arresto, grazie al voto segreto del PD e di Verdini, ha aperto gli occhi anche a quel limitato numero di potenziali elettori poco convinto e allergico alle parole sprezzanti del leader del movimento pentastellato. Bisognerebbe ringraziare anche il PD per aver accelerato questo processo di cambiamento, dando la possibilità a molte persone di vedere con chiarezza dove sta la verità.

Lo dobbiamo ammettere, c’è voluto parecchio tempo ma alla fine le doti chiromantiche di Grillo si sono manifestate con chiarezza e lucidità.

Pensando a tutte quelle persone che hanno lungamente criticato le opinioni e le scelte di Grillo, (la critica maggiore è quella dl non aver voluto stringere “parentele” politiche con la sinistra di Bersani), alla luce dei fatti, ci rendiamo sempre più conto che il famoso “comico” genovese non si sbagliava affatto, anzi, possiamo sostenere che la sua tesi e la sua lungimiranza era un semplice spaccato di vita politica, devastata dalla corruzione, dall'arrivismo e dall'attaccamento alle poltrone, non per il bene della collettività ma solo per un tornaconto personale e per il potere incondizionato di una intera classe politica, quella che purtroppo governa l’Italia di oggi.