Non fraintendetemi, sono la più grande hater degli haters, ma il fenomeno fashion blog sta davvero oltrepassando il limite! Sì, perché proprio non si riesce a credere che un brand accetti, anzi peggio, chieda di essere rappresentato da ragazze che da vantare, a questo punto, non hanno granché!
Agli albori, forse, l'idea poteva anche essere buona e redditizia, come nel caso di "The Blonde Salad" by Chiara Ferragni, ma ora davvero non se ne può più! Dalla magrissima Chiara Biasi, che ora come ora, date le sue condizioni fisiche, non dovrebbe proprio essere presa in considerazione come role model, alle truccatissime, tatuatissime e sregolatissime sorelle napoletane Chiara e Angela Nastiche, come esempio, neanche dovrebbero esser prese!
Oltretutto, credo che l'idea di fondo sia ormai diventata qualcosa di poco etico. Queste ragazze promuovono prodotti e servizi di qualsiasi azienda le contatti per chieder loro di farlo, senza perder troppo tempo nel cercare di capire realmente che tipo di prodotto stanno promuovendo! Sono praticamente diventate un cartellone pubblicitario vuoto, di quelli che si vedono ai bordi delle strade, nei pressi dei negozi o nelle grandi città: paghi un prezzo, e con ciò ti arroghi il diritto di affiggerci sopra ciò che desideri!
Siamo davvero sicuri che siano queste le persone che vogliamo portare da esempio alle ragazzine di oggi?
Non sarebbe preferibile, invece, fare promozione attraverso persone realmente qualificate, competenti, persone che studiano per far diventare della moda il loro mestiere?
Di sicuro ci si guadagna in coerenza. Ad ogni modo, ciò che viene spontaneamente da chiedersi è come tutto questo possa essere tollerato. Come si fa a chiedere di imitare, perché è questo il fondamento dell'advertising, ragazze che ricorrono alla chirurgia plastica a soli 17 anni, che sono piene di tatuaggi a soli 15 anni, che pubblicano foto con birre, superalcolici e sigarette?
Non dimentichiamoci che la gran parte dei follower di questi personaggi sono ragazzine tra i 13 e i 20 anni!Come è possibile dichiarare guerra a quelle modelle con stili di vita potenzialmente pericolosi e contemporaneamente farsi sponsorizzare sui social network da ragazze con vite altrettanto al di sopra delle righe?