Vuoi pubblicare un libro, anche se non sai scrivere? No problem, c'è l'editoria con contributo o le piattaforme di self-pubblishing che pubblicano tutto ma proprio tutto.Purtroppo la realtà del panorama editorialeitaliano è questa. Si scrive in un milione, si legge in mille.La voglia di veder pubblicato il proprio libro è più forte di tutto e tutti, ed i presunti scrittori scendono, molto spesso, a patto, in primis, con se stessi e poi con gli editori-stampatori.

L'editoria con contributo è umiliante per chi scrive e mortificante per chi legge!

Come detto la voglia discrivereè tanta ma in realtà il leggere è minimale rispetto all'offerta di pubblicare, così che quasi sempre i Volumi editati sono comprati dagli stessi Autori che, ahi loro, sono costretti a regalare, ad amici e parenti,il frutto di anni di sogni cullati nel credere di vedere il proprio libro nei famosi store letterari dei grandi centri commerciali...

bé se credete che il frutto del vostro lavoro e dei vostri sogni lo vediate lì, bé scordatevelo. In quegli store approderanno solo il 4% degli scrittori italiani e solo coloro i quali pubblicano con le tre o quattro case editrici più famose e spessissimo questi non sono neanche scrittori ma personaggi pubblici a cui viene affidato unghostwriter per scrivere quattro sciocchezze che poi, modificate ad arte, diverranno best seller.

Quante volte avete provato ad inviare alle più svariate case editrici il vostro"sogno" e quante volte puntualmente v'è arrivato la loro mail nella quale spesso si legge: "Gentile Autore, il vostro romanzo risulta editabile dalla nostra casa editrice, ma..." ed è proprio quel ma che tappa le ali ai sogni oppure per alimentare quelle famosi ali non dovrai che far altro che assecondare la seconda parte della loro mail: "per problemi di bilancio siamo costretti a chiedere all'Autore un contributo nell'acquisto di copie..." e qui il dilemma che attanaglia i presunti scrittori; che fare bruciare il sogno della vita o proseguire...

purtroppo molti proseguono. Ormai sono milioni i titoli che compaiono sulle piattaforme on-line di vendita di Libri perché chi non scende a compromessi con l'editoria con contributo si tuffa nelle piattaforme del self-pubblishing, quelle che t'impacchettano bene bene il vostro lavoro, con editing, copertine, sinossi e chi ne ha più ne metta, ma la realtà è sempre e solo la stessa; Volumi scadenti che nessuno o meno che pochi leggeranno.

Allora che fare? Far restare il "sogno" nel famoso cassetto?

No, i sogni vanno sempre percorsi ma con al consapevolezza di capire i propri limiti e, forse, la soluzione per colori i quali vogliono pubblicare a tutti i costi è quella di pubblicarli con le piattaformeself, quanto meno i diritti rimango all'Autore.

In Italia, a differenza che negli altri Paesi della zona euro, è riscontrato che si legge sempre di meno ed anche il formato digitale di un libro (ebook) sembra non riscontrare i favori che invece riporta in altre nazioni.

Purtroppo il fenomeno orripilante del contributo è arrivato anche nel formato digitale, vi sono, infatti, case editrici che per pubblicare il vostro lavoro in ebook chiedono addirittura fino a duecento euro, fermo restando che a loro viene a costare meno di venti euro, dieci per l'Isbn (codice identificativo del libro) e pochissimo per la conversione in e-pub del formato pdf, per cui è una davvero una giungla senza uscita considerando che per un formato cartaceo 15x21 diciamo di 120 pagine ti vengono a chiedere anche otto euro a copia a fronte di un costo in tipografia di scarso 2 euro...

Per cui è lecito sognare ma è altrettanto lecito capire bene a cosa si va incontro quando si decide di pubblicare con contributo, anche perché, spessissimo, il vostro libro non raggiungerà mai lo scaffale di una libreria o glielo potrete magari portarlo voi sperando che lo prendano in incomodato d'uso... ciò nella migliore delle ipotesi.