Troppi figli non avvertono più l’autorità dei genitori. Molti di essi hanno addirittura la pretesa di diventare "genitori" dei propri genitori comportandosi come tali e sminuendo così il ruolo della propria madre e del proprio padre. La perdita di autorevolezza dei genitori dipende da vari fattori. Tra questi: l'interesse esagerato per la carriera e il guadagno a scapito dell'impegno sul fronte educativo; l’attitudine a considerare i propri figli amici con cui discutere più che persone da indirizzare, guidare, educare, sostenere (questa è una delle conseguenze negative causate dai movimenti di protesta degli anni Sessanta e Settanta); i pochi momenti di dialogo esistenti in famiglia, che rendono debole il vincolo tra genitori e figli e inducono questi ultimi a non considerare madri e padri dei punti di riferimento importanti (a volte lo sono più altri); l’impreparazione di molte persone, che hanno unicamente il ruolo di genitori biologici non essendo in grado di svolgere bene il difficile mestiere di educatori.
Il ruolo educativo della scuola
In una società priva di valori e competitiva come la nostra, i bambini e gli adolescenti hanno sempre più bisogno di essere sostenuti e guidati. Questo compito deve essere svolto principalmente dalla famiglia che, invece, è spesso assente o non all’altezza. La scuola può dare un aiuto importante nel campo educativo, ma non può sostituirsi ai genitori. A volte questi iscrivono bambini e ragazzi difficili in costose scuole private con la speranza che i professori possano rimediare ai loro errori educativi. Nella maggioranza dei casi il "miracolo" non avviene.
I figli viziati
Spesso i genitori si sentono in colpa nei confronti dei figli proprio perché sono poco presenti.
In caso di separazione o divorzio avvertono ancor 7a di più tale tormento; ecco perché esaudiscono troppo i desideri dei loro figli e li viziano. Così facendo fanno loro del male perché, come recita un famoso proverbio, "Viziare i propri figli equivale ad ucciderli". Inoltre non pochi genitori, pensando di fare il bene dei loro figli, evitano loro molti sacrifici.
Così facendo, però, essi vanno ancora una volta contro la saggezza popolare, che avverte: "Se vuoi bene ai tuoi figli fai patire loro un po' di freddo e di fame; se vuoi il loro male riempili di dolci". Se fosse possibile accertarlo, si scoprirebbe che un’infinità di malattie, di comportamenti deviati e delinquenziali dei giovani dipende dall’assenza o dall’insufficienza del ruolo educativo della famiglia. Le conseguenze sociali di ciò sono devastanti e sotto gli occhi di tutti.