I dati Istat continuano a pervenire, e certificano la nuova tendenza in atto, rivolta al risveglio della nostra economia. I redditi del secondo trimestre sono aumentati dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, e dell'1,1% su base annua. Appare anche una crescita del reddito disponibile dello 0,5% a livello congiunturale, che diventa più 1,3% su base annua. Le famiglie spendono di più dello 0,7% del precedente trimestre, e su base annua + 0,8%.Al supermercato i carrelli fanno il pieno, e secondo la Coldiretti, alimenti e bevande, dopo sette anni, hanno invertito la tendenza e si prevede per fine anno + 0,3% di crescita.

Flette il risparmio

Il risparmio tende a diminuire (8,7%), 0,2 in meno rispetto al precedente trimestre, ma vi è un aumento di + 0,5% nell'anno. Gli investimenti calano dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e dello 0'5% nell'anno. Il turismo e le auto portano buone notizie e trainano il Pil verso l'alto. Negli alberghi italiani sono state registrate 58.234.331 presenze con un balzo di + 3,1% rispetto a luglio 2014. Ancora non possiamo cantare vittoria, ma sono segnali molto importanti e sono rivolti verso l'alto.Notizie buone anche dal fronte della legge di Stabilità in discussione, per la qualità delle scelte economiche che il nostro ministro ha individuato.

Incentivi con sconti fiscali al Sud

Niente finanziamenti a pioggia, ma sconti fiscali sulle imposte sul reddito, che per la verità sono molto modesti e potrebbero non produrre l'effetto richiesto e necessario. Un invito quindi al prof. Pier Carlo Padoan. La strada del Sud è quella giusta ed obbligata, ma l'entità dell'incentivo è modesto e non riuscirà a spostare di molto gli interessi dell'industria del Nord.

Il mezzogiorno è un territorio, unico in Italia, che può concorrere allo sviluppo, con grosse potenzialità, in modo particolare, nel settore turistico e quello agricolo. I paesi del Sud sono spopolati, ed i giovani sono in giro per il mondo, in cerca di lavoro. E' necessario attrarre dall'esterno, in quei territori, iniziative industriali per rimettere in moto il lavoro e richiamare quei giovani, ora fuori.

La leva fiscale va bene, ma l'entità va ristudiata. Il Sud ha giovani molto preparati, in gran parte in possesso di una laurea, e ciò può anche,ivi, giustificarela presenza di industrie legate al mondo dell'informatica e della meccanica, oltre a quelle turistiche ed agricole.