Ci apprestiamo a concludere questo 2015 nel solito modo, sperando che il prossimo anno vada meglio e puntualmente va come al solito. Durante quest’anno siamo stati spettatori del mondo e protagonisti della nostra vita, ma pur sempre burattini nelle mani di qualcun altro. Abbiamo lavorato, guadagnato, speso, vissuto e ricominciato tutto da capo, come il cane che si morde la coda girando in tondo, ancora e ancora e ancora. Così, quando ci siamo fermati, passati quei primi istanti di conati e disorientamento, abbiamo messo a fuoco quello che ci circonda, realizzando che nulla è cambiato, così per non soffrire ulteriormente abbiamo ricominciato a rincorrerci la coda, a volte cercandoquelladi qualcuno messo meglio, solo per "vedere l'effetto che fa".
Cosa abbiamo vissuto
Durante l’anno abbiamo assistito alla crescita di atti di terrorismo di inaudita gravità e la paura che i mass media telecomandati ci hanno messo addosso ci ha spinto a prendere come manna dal cielo ogni proposta di aumentare la vigilanza, i controlli, la militarizzazione delle nostre case, strade e posti preferiti, con l’illusione che tutto questo ci tenga più al sicuro, al riparo dal male del mondo, ma, senza accorgercene abbiamo ceduto pezzi di libertà conquistata faticosamente nel corso dei secoli con guerre e rivoluzioni e che nessuno ci ridarà mai più, perché essere liberi significa poi prendere decisioni e le decisioni comportano responsabilità che però noi non vogliamo, basta che il nostro orticello sia sempre verde, per il resto che decidano gli altri.
D’altra parte anche i fabbricanti di morte hannoun mutuo da pagare.
Abbiamo assistito all'ennesimo cambio di Presidenza, spendendo anche la bellezza di due euro, per ritrovarci poi con il conto in banca sempre più asciutto, con un buco in più sulla cintura e con i nostri governanti che compravano vestiti sempre più grandi perché c’è sempre posto alla mangiatoia di Stato per ingrassare gli ingranaggi degli amici dei parenti dei conoscenti degli amici.
Da Expo al Jobs Act, dalla Buona Scuola al Debito Pubblico, abbiamo visto il Governo degli slogan tranquillizzare il popolo dicendo: “La ripresa c’è, il Paese riparte, finalmente il segno +”, diteloa chi ha perso i risparmi di una vita perché “le nostre banche sono differenti”.
Però abbiamo visto italiani nello spazio bere caffè italiano nello spazio e abbiamo tutti pensato “adesso sì che i nostri problemi sono risolti”, abbiamo continuato a cercare pianeti simili alla terra non per la voglia umana di esplorare nuovi orizzonti, ma perché questo mondo lo abbiamo sfruttato a sufficienza ed è ora di cambiarlo.
Ci siamo scaricati tutti Windows 10 con la convinzione di essere con un piede nel futuro, siamo tutti iscritti su Facebook perché così rimaniamo in contatto con i nostri amici, abbiamo comprato l’ultimo iPhone spendendo lo stipendio di un mese perché la società ci vuole “alla moda”, solo che senza saperlo abbiamo cedutola nostra privacy arrivandoal punto che tutti sappiamo tutto di tutti, da dietro lo schermo del nostro pc.
Insommasi potrebbe continuare all’infinito, ma il mio augurio per voi dal profondo del cuore, che ancora non è tassato, è che possiate rinascere come siete nati un tempo, avendo il coraggio che hanno avuto i grandi del mondo, facendo risplendere la vostra luce per illuminare le zone buie, senza delegare sempre ad Enel, inseguendo i vostri sogni godendo di ciò che avete vicino, che avete già, perché è tutto ciò di cui avete bisogno. Buon anno,