Donald Trump molto probabilmente, diventerà il candidato dei Repubblicani alle prossime presidenziali USA. Il tormentone mediatico scatenatosi intorno al miliardario americano, ne ha creato un fenomeno, coinvolgendo anche la moglie, la splendidaMelania Trump, di cui più che ricordarne imprese umanitarie, possiamo ammirarne le doti estetiche in prima pagina nelle migliori riviste per uomini. Tanti sono i paragoni e le somiglianze associategli dai più importanti opinionisti del mondo, per via delle sue dichiarazioni per così dire "poco ortodosse" che imbarazzano lo stesso Partito Repubblicano.
La politica aggressiva di Donald Trump
Forti le dichiarazioni su Libiae Siria, con le quali il politico americanoha accusato Obama e HillaryClinton di aver fatto morire inutilmente centinaia di migliaia di persone, molto scalpore ha destato poi il battibecco con Papa Francesco nel quale il miliardario americano ha addirittura definito il pontefice "vergognoso", oltre alla promessa di rivelare i veri colpevoli o comunque la verità sugli attentati dell'11 settembrealle Torri Gemelle di New York nel caso divenisse Presidente degli Stati Uniti, segno che parliamo di un uomo forte che piace a molti americani e tanto da dare filo da torcere alla Clinton, data da molti favorita nella corsa alla Casa Bianca,e alle primarie deiDemocratici.
Le analogie con i più discussi leader mondiali
Intorno alla figura del politico ed imprenditore americano sono nate diverse allegorie che ingigantendo il fenomeno hanno creato improbabili e più o meno discutibili similitudini con i più importanti e molto criticati leader politici del contesto internazionale. Tra tutte svettano le opinioni di autori importanti come Edward Luce, Martin Wolf, Gideon Rachman, Alan Beattie e Sebastian Payne, importanti opinionisti che, sull'edizione online delFinancial Times, cercano analogie tra il politico statunitense ed altri influenti leader internazionali.
Luce, per esempio, intravede somiglianze tra Donald Trump e diverse figure di spicco nel panorama politico mondiale. Huey Long, George Wallace, Charles Lindbergh, Ross Perot e Fater Coughlin, per fare alcuni nomi. Edward sottolinea inoltre come i rapporti una volta avversi tra il politico americano e Rupert Murdoch siano ora trasformatisi in un puro idillio.
Questo, aggiungiamo, crea una forza ed una presa mediatica senza uguali che rende Trump molto pericoloso.
Martin Wolf, aspramente critico nei confronti del candidato repubblicano, descrive Trump come un nuovo Berlusconimolto più forte e pericoloso. Secondo l'editore inglese infatti, Mr. Trump potrebbe trasformarsi nel Putin americano.
Rachman,ancor più critico, avvicina alcune delle dichiarazioni del politico americano, dalla critica al sistema democratico, alla promozione delle teorie cospirative, al razzismo più o meno velato, alle politiche denigratorie della retorica nazi-fascista di Hitler. Anche lui in ogni caso definisce Trump come l'equivalente di Putin in Russia, Xi in Cina, Erdogan in Turchia e Modi in India.
Secondo Alain Baettie, in Donald Trump sembra di rivedere George Galloway, leader del Partito del Rispetto britannico. Entrambi, dice, mostrano un immagine forte di loro stessi e si dichiarano nemici della politica. Due showman che hanno fatto della politica denigratoria nei confronti dei rispettivi rivali, proprio come Putin, la loro arma vincente.
Il giovane ed acuto Sabastian Payne vede nel candidato repubblicano una forte somiglianza con Nigel Farage,leader del Partito dell'Indipendenza del Regno Unito. Entrambi populisti e conservatori, entrambi hanno rilasciato dichiarazioni controverse sui musulmani ma, in ogni caso, tutti e due godono del supporto di Breitbart, stridente sito di destra.